Dal 2015 Poste Italiane è quotata in Borsa con dividendi sempre crescenti da distribuire ai propri azionisti.
Poste italiane è una azienda che si occupa di servizi postali, bancari e finanziari. Ha una rete di 12.800 uffici postali su tutto il territorio nazionale.
Quotata alla Borsa di Milano (indice FTSE MIB). Fino al 2026 deve garantire alcuni servizi essenziali di corrispondenza e pacchi su tutto il territorio nazionale. Prima però si vuole ricordare che da lunedì 27 giugno aumenta le tariffe.
Poste Italiane: dividendi in crescita e obiettivi per la seconda parte del 2022
In riferimento all’esercizio 2021, Poste Italiane ha assegnato una cedola complessiva di 0,59 euro.
Lo stacco del dividendo, di solito annuale, è stato diviso in due tranche. La prima pagata in autunno, precisamente a novembre 2021 e rappresentava un acconto di 0,185 euro per azione. La seconda pagata come saldo a giugno 2022 di 0,405 euro.
In seguito, l’azienda ha delineato gli obiettivi dei dividendi per i prossimi mesi. Infatti, il nuovo piano strategico “2024 Sustain & Innovate” ha ottenuto buoni risultati con ricavi crescenti. Ora, l’azienda intendere distribuire dividendi per 3 miliardi di euro per azione in crescita del 35% nell’arco del piano.
Infine, dal 2022 Poste Italiane, seguendo l’andamento dell’utile netto, ha deciso un incremento annuale della cedola pari al 6%.
Dividendi dal 2015 al 2021
In base al bilancio d’esercizio ecco lo storico dei dividendi di Poste Italiane:
- 2015: dividendo dello 0,34
- 2016: dividendo dello 0,39
- 2017: dividendo dello 0,42
- 2018: dividendo dello 0,441
- 2019; dividendo dello 0,463. In due tranche (0,154 euro + 0,309 euro)
- 2020: dividendo dello 0,486. In due tranche (0,162 euro + 0,324 euro)
- 2021: dividendo dello 0,59. In due tranche (0,185 euro + 0,405 euro)