Con l’introduzione della fatturazione elettronica per i forfettari occorre approfondire la modalità di utilizzo dell’imposta di bollo.
Le e-fatture introducono nuovi obblighi per i lavoratori. Scopriamo le direttive in relazione all’imposta di bollo.
Dal 1° luglio sarà obbligatoria la fatturazione elettronica per i forfettari con un passaggio graduale secondo quanto stabilito dalle direttive europee. Inizialmente l’obbligo scatterà solamente per alcuni lavoratori mentre altri saranno esenti e potranno continuare con la fatturazione cartacea. Gli step prevedono lo scatto dell’obbligatorietà nel mese di luglio 2022 per tutti coloro con ricavi e compensi superiori a 25 mila euro con riferimento al 2021 e nel mese di gennaio 2024 per tutti i forfettari indipendentemente dal reddito. Pochi giorni ancora, dunque, per scegliere il provider di acquisto del servizio e impararne l’uso per procedere con l’invio della prima fattura elettronica di luglio. Tra le perplessità per i forfettari che si avvicinano ora alle e-fatture citiamo l’applicazione e il pagamento dell’imposta di bollo da inserire nel documento.
Fatturazione elettronica e imposta di bollo
Il Decreto Semplificazioni introduce delle modifiche in relazione al versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche. Si tratta di cambiamenti volta alla semplificazione della procedura con particolare riferimento ai forfettari dai ricavi non elevati. Il limite di importo entro cui è possibile effettuare cumulativamente il pagamento dell’imposta entro l’anno passa da 250 e 5 mila euro. Nessun frazionamento, dunque, rimanendo entro questo limite.
Per le fatture emesse dal 1° gennaio 2023, dunque, sarà possibile versare l’imposta senza sanzioni e intessi per il primo trimestre nei termini previsti per il pagamento della tassa relativa al secondo trimestre solare nell’anno di riferimento – il 30 settembre – per un ammontare inferiore a 5 mila euro in un anno. Per il primo e secondo trimestre, invece, nei termini dettati per il pagamento dell’imposta riguardante il terzo trimestre solare dell’anno di riferimento – il 30 novembre – per un ammontare inferiore a 5 mila euro tra primo e secondo trimestre.
Come pagare l’imposta di bollo
L’Agenzie delle Entrate calcolerà l’importo dell’imposta di bollo che il forfettario dovrà corrispondere evidenziandone la cifra all’interno della sezione “Fatture e corrispettivi” del portale di riferimento. Il contribuente dovrà semplicemente indicare l’IBAN del conto su cui addebitare l’importo dell’imposta di bollo dovuta. In caso di ritardo nel pagamento, il sistema calcolerà sanzioni e interessi da corrispondere. Se la procedura dovesse rivelarsi complicata basterà affidare l’iter al commercialista. Non si correrà il rischio, così, di commettere errori o di dimenticare la scadenza.