Altolà tasse, il termine ultimo potrebbe non essere più il 30 giugno: il nuovo calendario

La data del 30 giugno come termine ultimo per il pagamento di numerose tasse potrebbe essere prorogata al 20 luglio.

Una proroga del versamento delle imposte rappresenterebbe un vantaggio per contribuenti e per le casse dell’erario.

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Il 30 giugno è una data che tanti contribuenti conoscono perfettamente perché è il giorno entro cui pagare numerose tasse. Un ritardo comporterebbe sanzioni e interessi, eventualità che tutti i cittadini desiderano evitare. Entrando nelle specifico, le imposte in scadenza sono 61 più 13 obblighi. Imposte sulla dichiarazione dei redditi, imposte sostitutive sulle rivalutazioni e riallineamenti, la cedolare secca e i versamenti per le Partite Iva sono solo alcuni dei versamenti da effettuare entro due giorni. Il CNDCEC ha, però, ribadito la necessità di prorogare questo termine ultimo almeno fino al 20 luglio.

Tasse e scadenza, ci sarà la proroga?

Il Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili da qualche settimana avanza la richiesta di una proroga della scadenza del pagamento delle tasse. L’idea è di spostare la data dal 30 giugno al 20 luglio per dare la possibilità a commercialisti e contribuenti di avere più tempo per regolarizzare con attenzione la propria posizione. Nel contempo, sottolinea il CNDCEC entrerebbe un gettito maggiore nelle casse dell’Erario.

Niente maggiorazione dello 0,40% fino al 20 luglio, questa è la richiesta avanzata al Ministero dell’Economia. Il riferimento è, in particolare, alle imposte legate alla dichiarazione dei redditi, all’imposte regionali sulle attività produttive e alla tassa sul valore aggiunto.

Tra i commercialisti un unico fronte

I commercialisti vedono con i propri occhi e toccano con mano le difficoltà economiche conseguenti alla pandemia prima e al conflitto in Ucraina poi. L’Italia e gli italiani stanno attraversando un momento delicato – afferma il Presidente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti Elbano de Nuccio – e la categoria riconosce la necessità di più tempo per far quadrare i conti ed evitare che i contribuenti debbano pagare sanzioni e interessi aggiuntivi. Aumentare l’importo da corrispondere non aiuterebbe la popolazione né l’Erario a recuperare quanto spettante.

Il Consiglio, poi, afferma di apprezzare il lavoro che l’esecutivo sta compiendo. Gli interventi per calmierare i prezzi dell’energia elettrica sono fondamentali per alleggerire il peso sulle spalle di famiglie e imprese. Allo stesso tempo si suggerisce questa proroga del pagamento delle tasse senza maggiorazione dello 0,40%. Venti giorni aggiuntivi che porterebbero, secondo CNDCEC, maggiori entrate nelle casse dell’erario e un periodo di respiro per contribuenti e commercialisti. Attendiamo per capire se la razionalizzazione del calendario avverrà veramente.

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