Stretta sul Superbonus 110%; l’acquisto dei crediti verrà sottoposto a rigidi controlli per identificare i contribuenti con responsabilità solidale.
La gratuità del Superbonus 110% per i contribuenti è in dubbio. Le verifiche del Fisco identificheranno chi sarà chiamato a pagare.
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una Circolare – numero 23 del 23 giugno 2022 – sottolineando l’attenzione sulle attività di verifica e sui profili di responsabilità in relazione all’acquisto dei crediti. I controlli verteranno sull’indebita fruizione del credito da parte del contribuente all’interno del settore Bonus edilizi. La normativa, più volte modificata, detta le fondamenta della misura. È costituita, però, da parecchi punti lacunosi che hanno portato ad un gran numero di frodi fiscali più o meno inconsapevoli e quasi mai punite. Ebbene, con la nuova circolare, il Fisco stabilisce che il recupero della detrazione è possibile in due casi. Per l’assenza dei requisiti richiesti dalla normativa sulle agevolazioni edili e per la mancata effettuazione degli interventi ammessi. Oltre alla somma indebitamente percepita, i colpevoli dovranno pagare sanzioni e interessi aggiuntivi.
Superbonus e acquisto crediti, come verranno effettuati i controlli
Il Fisco procederà con la verifica della sussistenza delle condizioni di accesso aal Superbonus dopo un’attenta analisi di rischio. Appurando la totale o parziale mancanza di soddisfazione dei requisiti, l’Agenzia delle Entrate potrà procedere recuperando l’importo equivalente alla detrazione ottenuta illecitamente maggiorata degli interessi e delle sanzioni. Il recupero sarà richiesto al soggetto beneficiario – dunque al contribuente – mentre i fornitori e i soggetti cessionari pagheranno per un uso non consono dei crediti d’imposta.
Se dovesse essere appurato il concorso di violazione, l’Agenzia delle Entrate procederebbe con la determinazione della responsabilità in solido del fornitore che ha messo in pratica lo sconto e dei cessionari. Scatterà, dunque, l’obbligo di pagamento dell’importo della detrazione ricevuta ma non spettante più gli interessi.
Come viene rilevata la responsabilità in solido
La responsabilità in solido si rileva dagli elementi chiave dell’istruttoria e si fonda sul principio di diligenza. Tale principio avrebbe potuto evitare la violazione e l’erogazione di liquidità volta a far arricchire i responsabili dell’illecito. Il fisco chiede un determinato livello di diligenza in base alla natura del cessionario. Agli intermediari finanziari, ad esempio, è richiesta una professionalità e una diligenza elevata. I controlli verteranno sulla documentazione, sulle incoerenze reddituali e patrimoniali tra valore del bene e interventi eseguiti, su eventuali anomalie, incoerenze delle informazioni e sproporzione tra importo dei crediti ceduti e valore dell’unità immobiliare. Nel mirino, poi, la citata mancanza di realizzazione degli interventi e l’adeguatezza ai principi della normativa antiriciclaggio.