Bonus 200 euro: dovrà essere restituito in queste circostanze e sono in molti a non saperlo, ecco a chi non spetta

Il bonus 200 euro è previsto dal decreto Aiuti come sostegno al caro bollette e destinato alla gran parte dei cittadini italiani.

Pensionati, beneficiari del reddito di cittadinanza e lavoratori dipendenti riceveranno il bonus a luglio. La maggior parte dall’INPS, i lavoratori dipendenti dal datore di lavoro.

bonus 200 euro
Foto Canva

Altre categorie di lavoratori, invece dovranno, aspettare ottobre. Tra questi: lavoratori stagionai con contratto a tempo determinato, gli autonomi senza partita IVA, lavoratori domestici assicurati presso la gestione INPS.

Bonus 200 euro: dovrà essere restituito in queste circostanze, ecco quali

Attenzione perché il beneficio sarà soggetto a controllo e il rischio di doverlo restituirlo è dietro l’angolo. Ovviamente se percepito indebitamente.

Lo rendono noto lo stesso decreto Aiuti (DL n.50/2022) e due circolari dell’INPS. Come detto, il bonus 200 euro sarà pagato dall’INPS, tranne per i dipendenti che lo riceveranno dal datore di lavoro.

L’INPS effettuerà delle verifiche sul requisito reddituale e, se questo è indebitamente erogato, provvederà a notificare la restituzione del beneficio.

Il tutto entro l’anno successivo a quello di acquisizione delle informazioni reddituali. Di conseguenza, si capisce il bonus 200 euro non è definitiva ma provvisorio. Se alla verifica il reddito è superiore ai 35mila euro questo andrò immediatamente restituito.

I casi in cui si deve restituire il bonus è quello in cui è stato pagato sulla pensione o sui trattamenti assistenziali. Infatti, la circolare INPS n.73 del 24 giugno 2022, stabilisce che in caso di somme ricevute in eccedenza queste devono essere restituite:

  • nel caso in cui la pensione sia revocata;
  • se il soggetto ha percepito nel 2021 un reddito superiore a 35mila euro;
  • nei casi in cui, anche se è presente il requisito reddituale, non esistano altri requisiti per richiedere il bonus.

Insomma, se l’INPS dopo il controllo su un soggetto riscontra che il bonus non doveva essere percepito, dovrà procedere alla restituzione della somma.

Come rinunciare al beneficio

È possibile anche rinunciare al bonus quando si sa che il reddito del 2021 sarà superiore a 35mila euro. Anche se la domanda è stata già inviata.

La procedura è relativamente semplice. Basta accedere alla stessa pagina in cui si è fatta la richiesta. Qui è disponibile una funzione per rinunciare al beneficio.

200 euro percepiti da più datori di lavori

Non solo i titolari di trattamento previdenziale e assistenziale, ma anche i dipendenti che abbiamo ricevuto il bonus da più datori di lavoro saranno soggetti a verifica.

In questo caso l’INPS comunicherà a ciascun datore la quota del beneficio attribuita indebitamente. L’importo sarà suddiviso in parti uguali tra i diversi datori di lavoro che hanno erogato il bonus allo stesso lavoratore. Ecco perché i lavoratori dipendenti devono compilare l’autodichiarazione da consegnare al datore di lavoro.

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