La quattordicesima è una somma ulteriore accreditata a favore del pensionato, ma a specifiche condizioni.
La somma aggiuntiva, detta quattordicesima, è assegnata d’ufficio sulla mensilità di pensione di luglio 2022 ai soggetti che rientrano nei limiti reddituali fissati e che, alla data del 31 luglio 2022, hanno un’età maggiore o uguale a 64 anni.
Come molti già sapranno, la quattordicesima mensilità consiste nel diritto per un lavoratore o pensionato di conseguire uno stipendio o un assegno pensione in più, oltre alla tredicesima mensilità.
Detta mensilità è generalmente versata nel mese di luglio. Attenzione però: al contrario della tredicesima, l’elargizione della quattordicesima ai pensionati non è obbligatoria ed è anzi sottoposta a specifici requisiti di reddito.
In sintesi, vedremo nel corso di questo articolo che cosa è opportuno ricordare in materia di quattordicesima pensionati. Come funziona? A chi spetta in concreto? Con quali modalità conseguirla? Ecco ciò che serve sapere.
Quattordicesima pensioni: a chi spetterà nel 2022? Il fattore reddito
La ben nota quattordicesima mensilità, versata a luglio, varrà sulle pensioni fino a circa 1.050 euro lordi al mese. A renderlo chiaro è l’Inps con il messaggio n. 2592 pubblicato il 28 giugno (qui il testo). Grazie a questa comunicazione, l’istituto indica le nuove fasce reddituali annuali.
Come noto dal 2017 la quattordicesima di luglio è assegnata ai pensionati Inps con almeno 64 anni. Essa vale fino ai redditi pari a due volte il trattamento minimo Inps, in importi diversi – sulla scorta della contribuzione su cui è stata liquidata la pensione.
Tenuto conto del fatto che il trattamento minimo (provvisorio) per l’anno in corso è pari a 524,35 euro al mese, il beneficio è versato ai pensionati che non abbiano oltrepassato un reddito personale – quello del coniuge è ininfluente –pari a 13.633,11 euro all’anno.
Attenzione però: ai fini del reddito assume importanza non soltanto il trattamento previdenziale di cui il pensionato è titolare, ma anche i redditi di ogni natura, tranne i trattamenti di famiglia, le indennità di accompagnamento, il reddito della casa di abitazione, i TFR e le pensioni di guerra. Anche il bonus 200 euro una tantum non ha peso sul reddito rilevante.
Quattordicesima e esclusioni: il quadro sintetico
Gli interessati debbono anche tener conto del fatto che la quattordicesima si applica soltanto su pensioni dirette o indirette (anche di invalidità) versate dall’Inps. Restano fuori i seguenti soggetti:
- gli invalidi civili;
- i titolari di assegni sociali;
- I pensionati a carico delle singole casse professionali (ad es. Cassa forense per gli avvocati);
- i titolari di trattamenti non pensionistici di accompagnamento alla pensione, come ad es. ape sociale.
Come avviene il pagamento?
Se ci si chiede come avverrà il pagamento della quattordicesima, la risposta è molto semplice. L’erogazione avverrà d’ufficio:
- per i pensionati di tutte le gestioni Inps con il rateo di pensione di luglio,
- o di dicembre per i soggetti che conseguono il requisito anagrafico (vale a dire i 64 anni) dopo il 31 luglio (primo luglio per le gestioni pubbliche), o per coloro che sono diventati titolari della pensione nel 2022.
In particolare, nel caso di prima concessione della quattordicesima, sono valutati tutti i redditi posseduti dal soggetto nell’anno 2022. Abbiamo infatti ricordato in precedenza che il fattore reddito è essenziale per vedersi assegnato il bonus.
Il beneficiario deve inoltre tener presente che l’importo è pagato in via provvisoria e sarà sottoposto a controlli, non appena saranno disponibili le informazioni consuntivate dei redditi dell’anno 2021 o, in ipotesi di prima concessione della somma, dell’anno in corso. Perciò laddove l’importo emerga come non dovuto, Inps ne potrà legittimamente chiedere la restituzione.
Possibilità di domanda online
Abbiamo detto che l’erogazione della quattordicesima è automatica, ma attenzione: i soggetti che non ricevano la quattordicesima e considerino di averne invece diritto possono comunque fare domanda di ricostituzione sul web, attraverso il sito Inps.
Debbono però essere in possesso delle credenziali di accesso: SPID (Sistema pubblico Identità Digitale), CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta d’Identità Elettronica). In alternativa sarà possibile rivolgersi ad un patronato. Di ciò si trova chiara menzione nel messaggio Inps n. 2592 del 28 giugno.