In arrivo 4 novità importanti per il lavoro: più congedi e permessi, cambia l’indennità di maternità e lo smart working

In dirittura d’arrivo il decreto legislativo che offre maggiori garanzie ai lavoratori sul piano della conciliazione lavoro – vita privata.

Con il via libera definitivo del governo, dato alcuni giorni fa, ecco il d. lgs. che recepisce la direttiva UE n. 1158 del 2019. Il provvedimento rafforza l’equilibrio tra i tempi del lavoro e quelli dedicati alla vita familiare.

4 novità importanti
4 novità importanti

Come è noto, si tratta di un periodo assai denso di nuove norme a favore di cittadini, famiglie ed imprese. Qui di seguito vogliamo vedere da vicino le ultime novità in tema di regole su congedi, permessi e lavoratrici autonome.

Cosa cambia? Ebbene, con l’ok finale da parte del Governo al decreto legislativo che recepisce la direttiva UE n.  1158 del 2019, abbiamo ora una maggiore conciliazione tra i tempi della vita privata e l’orario di lavoro. Ci riferiamo ad esempio ai lavoratori che abbiano funzioni di cura in qualità di genitori e / o di prestatori di assistenza, i cd. caregivers.

Finalità delle regole appena varate è consentire infatti una più equa condivisione delle responsabilità tra uomini e donne, favorendo una sostanziale parità di genere sia sul campo lavorativo, che su quello della vita in famiglia. I dettagli.

Congedo paternità aumentato a 10 giorni: le novità lavoro

Si tratta di una articolata operazione di riordino normativo attuata da un decreto legislativo ad hoc: pensiamo ad esempio alle novità in tema di congedo per neo padri, che cresce a 10 giorni lavorativi ed è obbligatorio. Le ultime novità in tema di lavoro incidono così sulla disciplina del congedo di paternità, in senso maggiormente favorevole per il genitore.

Il congedo in oggetto è fruibile dal padre lavoratore, nel lasso di tempo che va dai 2 mesi precedenti ai 5 successivi al parto, sia in ipotesi di nascita sia di morte perinatale del figlio.

Attenzione ai dettagli perché sono importanti: quanto appena ricordato consiste in un diritto al congedo autonomo e distinto, spettante al padre lavoratore, insieme al congedo di paternità cd. alternativo. Quest’ultimo scatta soltanto nei casi di morte, grave infermità o abbandono del bambino da parte della madre.

Non solo: in ipotesi di parto plurimo, la durata del congedo cresce a 20 giorni lavorativi. Inoltre, il congedo di paternità è fruibile dal neo genitore anche durante il congedo di maternità della madre lavoratrice. Esso vale anche nei confronti del padre adottivo o affidatario.

Tuttavia il lavoratore deve ricordare che, per l’esercizio del diritto, è tenuto a comunicare in forma scritta al datore di lavoro i giorni in cui vuole fruire del congedo, con un anticipo non inferiore a 5 giorni – se possibile in rapporto all’evento nascita e sulla scorta della data presunta del parto.

Smart working, lavoratori con figli e caregiver: le tutele previste

Altre norme di garanzia sono previste a favore dei genitori con figli disabili. Infatti i datori di lavoro pubblici e privati, che firmano accordi per lo svolgimento della prestazione di lavoro in modalità ‘da remoto’, sono obbligati a dare priorità alle domande formulate dalle lavoratrici e dai lavoratori con figli fino a 12 anni di età o senza alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità.

Non solo. Identica priorità vale a favore delle richieste dei lavoratori che siano caregiver.

Inoltre, la lavoratrice o il lavoratore che domanda di fruire del lavoro agile non può essere sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito o sottoposto ad altra misura organizzativa con ripercussioni sulle condizioni di lavoro. In caso contrario, ogni decisione lesiva dei diritti del lavoratore è da considerarsi nulla in quanto ritorsiva e discriminatoria.

Permessi mensili retribuiti di 3 giorni: cosa cambia?

Le nuove regole espressamente varate dalle istituzioni per favorire una migliore combinazione tra esigenze del lavoro e private, indicano altresì che il lavoratore subordinato, pubblico o privato:

  • può fruire di 3 giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa,
  • al fine di assistere una persona con disabilità in stato di gravità, non ricoverata a tempo pieno, rispetto alla quale il lavoratore sia coniuge, parte di un’unione civile, convivente di fatto, parente o affine entro il secondo grado.

Indennità di maternità per le lavoratrici autonome

Altra misura di garanzia è stata prevista dal decreto legislativo, il quale allarga il diritto all’indennità di maternità a favore delle lavoratrici autonome e delle libere professioniste, in caso di periodi di astensione anticipata dal lavoro – per gravidanza a rischio.

Concludendo, ricordiamo inoltre che Inps avrà il compito di pubblicizzare le novità in oggetto, per il tramite di iniziative di carattere informativo. L’istituto infatti, nell’ambito dei progetti di sviluppo dei propri sistemi informatici, attiverà servizi digitali ad hoc. Essi serviranno all’informazione e anche all’accesso ai congedi e ai permessi, disponibili per i lavoratori con funzioni di cura e assistenza nei confronti di soggetti disabili.

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