Mutuo o affitto? Il dilemma che affligge le giovani generazioni nel 2022, alcune cifre interessanti

Il mercato immobiliare sta mostrando segni positivi, ma è vero che oggi i mutui giovani, con gli aumenti dei tassi di interesse, rappresentano un salto nel buio per non pochi tra i nati negli ’80 e ’90. 

Se fino a qualche fa la globalizzazione era un tratto dominante della società, oggi molto è cambiato con i fatti di rilievo internazionale, che hanno caratterizzato gli ultimi anni e che stanno caratterizzando l’attualità.

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Oggi i giovani hanno bisogno di più certezze che in passato, cercano punti di riferimento per orientarsi in una realtà più dinamica che mai e ricca di incognite e incertezze per il futuro.

Ecco perché non dovrebbe stupire eccessivamente il ‘ritorno al mattone‘ delle giovani generazioni. Ebbene sì, se oggi viene data la possibilità di acquistare casa ad un trentenne o quarantenne, magari con interessanti agevolazioni e mutui convenienti, molto probabilmente vi sarà l’iniziativa di quest’ultimo, mirata all’acquisto di un’abitazione per se e per la eventuale famiglia.

Secondo le recenti indagini effettuati da istituti di ricerca specializzati sui mutui, è venuto fuori che le richieste di questi contratti da parte degli under 35 costituisce ben il 40% del totale delle domande. Ecco perché di seguito intendiamo parlare dei mutui giovani: diversi sono gli elementi da tenere d’occhio, in uno scenario del mercato immobiliare che mostra segnali di ripresa nel corso del 2022. Vero è però che nelle ultime settimane i tassi di interesse spaventano non poco coloro che vorrebbero sottoscrivere un contratto di questo tipo. I dettagli.

Mutui giovani: le percentuali che fanno riflettere

Sulla scorta delle statistiche ufficiali del Notariato per il 2021, è emerso che gli under 35 costituiscono comunque il 35,7% del totale di chi ha sottoscritto un mutuo e il 30,9% di chi ha acquistato un immobile residenziale – usufruendo dell’agevolazione prima casa. Percentuali molto significative e che chiaramente testimoniano come il mattone sia un’esigenza sentita da parte di molti appartenenti alle giovani generazioni, e non soltanto da parte di chi è più avanti con gli anni.

Ma d’altronde questo scenario non è frutto soltanto della libera iniziativa dei giovani: un impulso consistente all’acquisto dell’abitazione è stato fornito dalle agevolazioni sui mutui. Pensiamo a quella molto gettonata e messa in campo nel 2021, vale a dire la nota garanzia statale dell’80% del debito rimanente, in ipotesi di inadempienza, per i mutui sottoscritti da persone fino a 35 anni, con reddito Isee non al di sopra dei 40mila euro e con copertura del mutuo al di sopra dell’80%.

La finalità di un’agevolazione di questo tipo appare allora piuttosto evidente. Abbattendo i rischi per le banche, che si trovano più incentivate a dire sì al mutuo, lo Stato ha di fatto offerto la possibilità di conseguire un finanziamento a chi prima non l’avrebbe ottenuto – se non sottoscrivendo un’assicurazione specifica o portando a suo favore le garanzie di terzi. Già questo spiega insomma il successo dei mutui giovani degli ultimi tempi. Anche se qualcosa sta cambiando.

Mutui giovani: i tassi che spaventano e il ricorso agli affitti

Vi sono state novità significative negli ultimi mesi. Se la linea era quella dell’interesse verso i mutui agevolati, anche e soprattutto da parte delle giovani generazioni, oggi il quadro tassi fissi e variabili non fa stare tranquilli.

Infatti, il forte aumento dell’Eurirs, che ha condotto dall’inizio dell’anno i tassi fissi a salire di quasi due punti, e le prospettive di un aumento dei finanziamenti variabili – a seguito della stretta sui tassi che sarà varata dalla Banca Centrale Europea – stanno determinando oggi delle differenti valutazioni rispetto anche a solo a poco tempo fa. Contrarre un mutuo adesso impone il versamento di rate di costo più elevato (a tasso fisso) o di avere buone risorse da mettere in campo nel prossimo futuro (per i variabili).

Insomma i rischi sono cresciuti, e con essi i costi. Se una persona si chiede che fare altrimenti e quali alternative ci sono ai mutui, la risposta è che la ‘soluzione’ è quella di pagare affitti, a loro volta sempre più alti. Specialmente nelle grandi città italiane, come Roma o Milano, gli affitti sono davvero cari ed anche spostarsi e trasferirsi per motivi di lavoro sta diventando una vera e propria scommessa sul futuro, e sulla capacità di resistere all’urto degli aumenti generalizzati dei prezzi.

Basti pensare che nel capoluogo lombardo, anche per un appartamento piccolo si superano facilmente i mille euro mensili di affitto. Mentre gli affitti più bassi in Italia si pagano al Sud e nelle isole. Ecco perché per un giovane scegliere tra mutuo e locazione può non essere affatto facile.

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