Il bonus carburante per le imprese del settore autotrasporti deve essere utilizzato per attenuare il rincaro dei prezzi del gasolio.
L’obiettivo del bonus carburare per autotrasporto è istituito dall’articolo 3 del decreto Aiuti e regolato dal decreto ministeriale del 13 luglio 2022, ma ancora in corso di pubblicazione.
Si tratta di un credito d’imposta sulle spese sostenute nei primi tre mesi del 2022 per l’acquisto di carburante impiegato su veicoli di categoria Euro 5 o superiore. Il governo ha stanziato 497 milioni di euro per questa misura.
Bonus carburante, settore autotrasporti: ecco come richiederlo perché non tutti lo sanno
Il bonus carburante spetta alle imprese del settore autotrasportatori per merci conto terzi. La sede delle imprese deve essere in Italia. Inoltre, devono svolgere attività con veicoli di massa massima complessiva a 7,5 tonnellate.
Tale attività deve essere svolta da:
- persone fisiche o giuridiche purché iscritte nell’albo degli autotrasportatori di merce conto terzi.
- persone fisiche o giuridiche muniti della specifica licenza di esercizio dell’autotrasporto;
- imprese con sede in altri Paesi membri dell’Unione europea con i requisiti previsti per la professione di trasportatore cose per conto terzi su strada.
Nel decreto ministeriale del 13 luglio, in fase di pubblicazione, potrebbero essere indicati alti requisiti.
Per il bonus carburante è riconosciuto un credito d’imposta pario al 28% della spesa effettuata nei primi tre mesi del 2022. Come prova dell’acquisto è necessaria la fattura.
Il testo stabilisce che il bonus viene calcolato al netto dell’IVA e che non concorre alla formazione del reddito d’impresa. Inoltre, non prevede dei limiti di compensazione.
Come detto, il bonus carburante sarà erogato per i veicoli di categoria Euro 5 o superiore, purché:
- i mezzi siano utilizzati per l’attività di autotrasporto;
- la spesa del carburante sia ratificata da fatture aventi una data compresa tra il 1° gennaio e il 31 marzo 2022.
Per richiedere il bonus andrà inviata una domanda in modalità telematica tramite una piattaforma presente sul sito dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.
Attenzione però perché questa non è ancora presente perché, come già detto in precedenza, il decreto ministeriale di riferimento deve ancora essere ufficializzato.
Infine, per fruire del credito d’imposta si dovrà utilizzare il modello F24 da presentare in modalità telematica dal sito dell’Agenzia delle Entrate.