Possono essere le patate, le melanzane e i pomodori tossici? La risposta è sì, il fenomeno è reale, ed ecco come tutelare la propria salute.
Tre ortaggi buonissimi possono trasformarsi in cibi “letali“. Non si tratta di avvelenamento da sostanze chimiche, come i pesticidi. Ma di un fenomeno naturale. Che è bene conoscere per proteggersi.
Senza fare inutili allarmismi e senza dover smettere di mangiare questi tre squisiti prodotti naturali, dobbiamo però sapere che esistono delle “insidie”. Infatti possiamo intossicarci se mangiamo patate, melanzane o pomodori nel modo sbagliato. Così come se non li conserviamo perfettamente.
La “colpa” è di una sostanza presente naturalmente in questi tuberi e ortaggi, la Solanina. La sua concentrazione varia a seconda della maturazione/conservazione dei cibi, e anche con la cottura si riduce solamente in parte.
Ingerire Solanina in modeste quantità non è generalmente pericoloso. Ma senza saperlo possiamo incorrere in un’intossicazione. I sintomi possono manifestarsi con nausea, giramenti di testa, ma anche vomito e diarrea. Purtroppo, anche se molto raramente, l’intossicazione può portare alla morte.
Ecco dunque come fare a riconoscere il fenomeno, per tutelarsi e al tempo stesso non rinunciare a questi prodotti alimentari buoni e portatori anche di benefici.
Patate, Melanzane e Pomodori tossici, ecco come proteggersi
La Solanina si trova nelle foglie e negli arbusti delle patate. Finché il tubero è sotto terra, non viene “contaminato”. Ma non appena le patate vengono esposte alla luce del sole, la sostanza comincia a formarsi. Con una cattiva conservazione il fenomeno aumenta.
Ecco perché non dobbiamo mangiare le patate che hanno iniziato a germogliare, o che hanno parti verdi estese. O quando cominciano a diventare “rugose”. Nemmeno da cotte. Inoltre, la Solanina tende a concentrarsi tra la buccia e il primo strato di tubero. Quindi possiamo precauzionalmente “abbondare” quando le sbucciamo.
Nelle Melanzane e nei Pomodori, invece, la Solanina diminuisce col maturare degli ortaggi. Se consumati cotti, sono più “sicuri” poiché una parte di Solanina viene eliminata con la cottura, anche se non tutta.
Possiamo poi tenere le fette di melanzane sotto sale grosso, altro sistema per far “scaricare” la Solanina. Forse non tutti lo sanno, e pensano che salare le melanzane serva a mandare via il sentore amaro. In realtà è comunque vero, perché un sapore troppo amaro rivela una quantità eccessiva di Solanina.
Per quanto riguarda i pomodori, infine, è sempre bene preferire quelli rossi e molto maturi. Un peccato per chi ama la ricetta gustosa dei pomodori verdi fritti. Ribadiamo però il concetto per cui non è necessario eliminare dalla dieta questi preziosi alimenti. Ma possiamo attuare alcune abitudini in più per difenderci da un fenomeno – naturale – che può causare disturbi di salute.