Yuka come funziona l’App francese che ti dice se un prodotto è salutare, in Italia è ‘sotto accusa’

L’applicazione francese è molto usata in Italia e ha un discreto successo. Yuka come funziona? E perché c’è “polemica” sul suo metodo?

Recentemente, sull’applicazione Yuka sono stati sollevati dei dubbi. Non da parte degli utenti che la usano, però, perché è molto apprezzata.

Yuka come funziona
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Lo scorso 12 luglio è dovuta intervenire l’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Confagricoltura e l’Associazione Codici avevano criticato il funzionamento dell’App. O meglio, i criteri con cui elargisce i giudizi sui prodotti scansionati dagli utenti. Ma vediamo nel dettaglio perché e come si è pronunciata l’Agcm.

Yuka come funziona l’App francese che ti dice se un prodotto è salutare

L’applicazione nasce nel 2020 dalla volontà di un gruppo di amici di permettere ai consumatori un’informazione accurata su qualità di cibi e cosmetici. Si basa su un modello nutrizionale francese, che permette di stabilire le qualità nutrizionali degli alimenti. È stato sviluppato dall’Alto consiglio di sanità pubblica, quindi viene considerato valido.

Il funzionamento dell’App è molto semplice: si inquadra il codice a barre del prodotto desiderato, ad esempio una confezione di biscotti. Yuka analizza la lista degli ingredienti ed esprime un voto, che va da 0 a 100. L’utente può leggere comodamente la lista di tutto ciò che c’è nel prodotto, come gli zuccheri, gli additivi, le calorie eccetera. Comprare anche il giudizio, che va da “Eccellente” a “Buono”, da “Mediocre” a “Scarso”. In questo modo l’utente può decidere se inserire quel prodotto nella sua alimentazione.

I consumatori trovano questa App molto utile perché permette loro di conoscere più a fondo ciò che acquistano al supermercato e nei negozi. In Italia sono già più di 3 milioni quelli che l’hanno scaricata.

Le etichette non sono sempre facili da interpretare, anche se contengono tutte le informazioni dovute per Legge. Possiamo dire che Yuka fa il lavoro al posto nostro, definendo la qualità di un prodotto secondo gli standard del modello nutrizionale francese chiamato “Nutri-Score”.

La polemica, le critiche e l’antagonista italiana NutrInform Battery

Nonostante l’App non abbia scopo di lucro (alcuni proventi derivano dalla vendita di opzioni a pagamento) e il suo scopo sia unicamente quello di aiutare i consumatori, alcune realtà hanno sollevato dubbi. Sulla correttezza del metodo di giudizio, che si ispira sì al modello Nutri-Score ma non totalmente.

Secondo Confagricoltura e Associazione Codici, il rischio che corrono gli utenti è quello di percepire il giudizio dell’App come “assoluto”. In realtà l’applicazione, se mostra un voto basso per il prodotto, suggerisce alternative più salutari, di svariate marche. Dunque non c’è nemmeno il pericolo di conflitti di interessi, poiché la mission dei fondatori non è certo quella di orientare gli utenti verso determinati brand.

Fortunatamente, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha approvato il funzionamento dell’App, dando agli sviluppatori alcuni impegni da rispettare. Dovranno infatti aggiungere delle informazioni, così da aiutare ancora di più i consumatori in maniera trasparente.

Nello specifico, che “La metodologia di valutazione alimentare dei prodotti applicata da Yuka è indipendente. Si ispira a studi scientifici e, quanto alle caratteristiche nutrizionali, al metodo Nutri-Score, ma non è stata preventivamente approvata dalle autorità sanitarie, né si risolve in una mera applicazione del metodo Nutri-Score”. E i suddetti studi scientifici dovranno essere accessibili agli utenti, tramite link che rimandano alle pubblicazioni.

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