Il Covid non dà tregua e ancora ci ritroviamo ad usare le Mascherine Ffp2, ma forse non sono così sicure come pensiamo.
Attualmente, dobbiamo indossare le mascherine (i modelli Ffp2) nei mezzi pubblici, negli ospedali e nelle Rsa. Molte realtà lavorative hanno deciso di far indossare a tutti le mascherine per precauzione, anche se non vi è obbligo.
Inoltre molte persone le indossano semplicemente perché si sentono protette. Lo vediamo quotidianamente in ogni luogo, dal supermercato alle Poste, e anche ai giardini o all’aperto.
Sarebbe interessante, però, capire se le persone seguono le corrette indicazioni per togliersi le mascherine, disinfettarsi e gettarle in appositi contenitori sigillati. Ovviamente vanno anche cambiate frequentemente.
Le restrizioni si sono allentate, la vaccinazione di massa ha (quasi) concluso il suo ciclo. Siamo già alla quarta dose e poi sicuramente arriveranno le “dosi aggiornate”. Moltissime persone si sono ammalate e ri-ammalate, anche con una-due-tre dosi. Le varianti sono molto contagiose ma per fortuna non causano la forma grave del virus.
Alcuni studi pubblicati su prestigiose riviste scientifiche ci rassicurano perché sembra che se il Covid viene “preso in tempo” è sufficiente curarsi con antinfiammatori “comunissimi”. Ma l’uso delle mascherine è sempre “fortemente raccomandato”. E appunto obbligatorio in alcuni luoghi. Ma secondo una nuova ricerca, forse non servono a niente. Ecco chi lo ha affermato.
Le Mascherine Ffp2 ‘non servono a proteggere le vie respiratorie’, lo studio
Ormai sappiamo tutti quali sono queste mascherine. Quelle che “proteggono di più rispetto alle chirurgiche”. O almeno così è sempre stato detto. L’Inrs, però, non la pensa esattamente così.
L’acronimo sta per “Istituto francese di ricerca e sicurezza per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali” ha pubblicato uno studio dove si avverte della poca efficacia delle Ffp2, quelle che praticamente usiamo tutti. In particolare, proprio quelle con la dicitura “KN95” stampata sopra.
In sintesi, il “difetto” di queste mascherine risiederebbe nel fatto che non aderiscono bene al viso. I modelli più sicuri, sempre secondo l’Inrs, sono quelli che si legano dietro alla testa e non dietro alle orecchie. Le conclusioni dello studio, che confermano anche la tesi dell’organizzazione di prevenzione inglese Health and Safety Executive comunicata ad aprile, sono le seguenti.
“A seguito dell’arrivo sul mercato di un nuovo tipo di maschera FFP2 con elastici dietro le orecchie e presentante una piega verticale, INRS ha completato il suo studio integrando 7 modelli di questa forma, denominata forma KN 95. La forma del viso e il modello scelto, meno dell’1% dei fit test effettuati ha avuto esito positivo. Pur essendo certificati FFP2, questi modelli sono molto difficili da adattare al viso e quindi non garantiscono un’adeguata protezione per gli utilizzatori.”
I pro e i contro delle mascherine
Forse un po’ di protezione, le mascherine, la danno. Ma bisogna anche dire, per stessa ammissione del Ministero della Salute scritta su una circolare, che forse usare troppo queste mascherine ha indebolito il nostro sistema immunitario. Dopo più di due anni di vaccini, cure efficaci, prevenzione e attenzioni, forse dovremmo cominciare a valutare l’idea di convivere con il Covid, e smettere di avere “paura”.