Dopo il rinnovo del contratto di lavoro delle Funzioni centrali e della Sanità arriva anche quello per gli Enti locali. La firma ad agosto.
La crisi di governo ha rimandato le trattative tra i sindacati e l’ARAN (Agenzia che si occupa in nome del governo del rinnovo dei contratti) per il rinnovo del contratto degli Enti locali.
Ne avevamo parlato in questo articolo “Aumento busta paga per questi dipendenti da subito? I sindacati ci sperano e restano in attesa, controlla se sei tra i fortunati”.
Rinnovo contratto e aumento stipendio fino a 102 euro per queste categorie di lavoratori, sei tra i fortunati?
Ora sembra che l’accordo dovrebbe esserci e la firma del contratto finale è prevista per il 5 agosto. O almeno è ciò che spera Antonio Naddeo, presidente dell’ARAN. Ciò per consentire che gli aumenti e gli arretrati possano arrivare negli stipendi dei dipendenti entro la fine dell’anno.
Ed è stata proprio l’ARAN a presentare ai sindacati le tabelle con gli aumenti che il contratto dovrà prevedere. Contratto che coprirà il triennio 2019-2021. Infatti, nella bozza sono previsti aumenti da 56 fino a 102 euro mensili lordi sia per i dipendenti sia comunali sia regionali. Tra questi anche la polizia locale e le maestre.
Ed è stata proprio questa ultima categoria a rendere più complicato il confronto. Questo perché il nuovo contratto cambierà le aree di inquadramento del personale delle scuole comunali.
La proposta dell’ARAN, almeno inizialmente, era quella di inserire le maestre neoassunte nell’area più elevata quella definita “funzionari e delle elevate qualificazioni”. Questo perché il requisito per l’accesso è la laurea.
I sindacati si sono però opposti perché non tale decisione non rispettava l’anzianità delle maestre assunte da più tempo.
Per fortuna, l’ARAN e sindacati hanno raggiunto un compromesso. Inserire tutte le maestre nell’area degli “istruttori” almeno fino a settembre 2023 e riconoscendo però un’indennità. In seguito, poi, le nuove maestre potranno essere inserite nell’area dei “funzionari”.
Comunque sia, i sindacati hanno tempo fino a martedì (2 agosto) per trovare un’altra soluzione. In caso contrario, il contratto potrebbe essere chiuso ad agosto.
Incrementi previsti nella bozza del contratto degli Enti locali
In sintesi, ecco come saranno gli aumenti in base alle aree di qualifica:
- operatori: da 56,10 a 61,40 euro;
- operatori esperti: da 59,30 a 69,90 euro;
- istruttori: da 66,90 a 77,50 euro;
- funzionari ed elevate qualificazioni: da 72,80 a 102,50 euro.
Altre novità previste nel rinnovo contratto per i dipendenti degli Enti locali
Il contratto degli Enti locali conferma quanto già stabilito nei contratti delle Funzioni centrali e della Sanità. Infatti, anche in questo caso ci saranno i “differenziali stipendiali”. Ovvero, scatti economici legati alla valutazione e all’anzianità.
Per l’area più alta, quella relativa a “funzionari e le qualifiche elevate” ogni scatto sarà di 1.600 euro lordi annui. Per un massimo di sei volte in tutta la carriera lavorativa.
Invece, per i dipendenti inseriti, nella vecchia area C, ora “istruttori”, ogni scatto sarà di 850 euro lordi annui e per un massimo di quattro in tutta la vita lavorativa.
Per gli “operatori esperti” (ex area B), gli scatti economici saranno pari a 650 euro lordi all’anno. Anche in questo caso il massimo è per quattro volte.
Infine, l’area degli “operatori”, ovvero la vecchia area A riceveranno 550 euro lorde annue per un massimo di quattro scatti.
Novità anche per i dipendenti della polizia municipale (ossia i vigili). Il contratto prevede un incremento dell’indennità giornaliera di servizio esterno di vigilanza. L’importo va da un minimo di 1 euro a un amassimo di 15 euro giornalieri.
Requisiti per accedere alle nuove aree
Il rinnovo del contratto degli Enti locali porta anche a nuovi requisiti per accedere alle diverse aree di qualifica.
In sintesi, nella prima area (operatori) si accederà solo con l’assolvimento dell’obbligo scolastico. Le mansioni saranno prevalentemente attività esecutive o tecnico-manutentive.
Invece i requisiti per accedere alla seconda area (operatori esperti) solo oltre all’obbligo scolastico anche una particolare qualifica professionale. Fanno parte di quest’area i collaboratori amministrativi oppure i conduttori di macchine complesse.
Per accedere alla terza area, quella degli istruttori, servirà un diploma. Questa sarà l’area di inquadramento della polizia locale, dei geometri, dei ragionieri, degli insegnanti, del personale educativo.
Infine, nella area funzionari e del personale a elevata qualificazione sono inquadrati gli specialisti: dalle attività culturali ai servizi scolastici; dagli specialisti in amministrazione a quelli in informatica. Per accedere è necessario la laurea triennale, magistrale o di vecchio ordinamento.
E, come detto in precedenza, dal 1° settembre 2023 dovrebbero passare in quest’ultima area anche gli insegnati, gli educatori e i docenti.