Dopo il matrimonio i coniugi possono decidere di non vivere nella stessa casa e, quindi, di non avere la stessa residenza. Ecco cosa dice la legge.
La residenza รจ il luogo dove di solito abita una persona e assume un’importanza rilevante ai fini fiscali. In caso contrario, ad esempio, si possono perdere le agevolazioni per la prima casa.
Spesso perรฒ per motivi lavorativi i coniugi sono costretti a vivere in due cittร diverse. Ma cosa dice la legge a tal proposito. Per prima cosa bisogna spiegare la differenza tra famiglia anagrafica e nucleo familiare.
Dopo il matrimonio i coniugi devono per forza avere la stessa residenza? Ecco cosa dice la legge
La famiglia anagrafica รจ formata da un gruppo di persone legate da un rapporto di parentela o matrimonio che vivono nella stessa casa.
Il nucleo familiare, invece, รจ formato dai componenti della famiglia anagrafica ma anche da altre persone che non vivono nella stessa casa. Queste perรฒ risultano lo stesso a carico di un soggetto all’interno della famiglia. Si pensi, a un figlio per motivi di studio abita in un’altra cittร .
Insomma, una volta uniti in matrimonio due coniugi fanno parte dello stesso nucleo familiare a prescindere dalla residenza anagrafica. Di conseguenza, questa puรฒ essere diversa.
Per la legge italiana, quindi, se dopo il matrimonio i coniugi hanno due residenze diverse non comporta una conseguenza.ย Infatti, puรฒ capitare che per esigenze di lavoro due persone sposate siano costrette a vivere in cittร diverse.
Nรฉ viola l’obbligo di coabitazione (Codice civile, articolo 143 e seguenti) che deriva dal diritto di famiglia e che punta a valorizzare l’unitร familiare. Questa รจ intesa non solo come dovere alla fedeltร , all’assistenza morale, materiale e di collaborazione, ma anche come progetto comune di vita.
Infatti, se uno dei coniugi viola l’obbligo di coabitazione sono previste delle sanzioni per i coniugi come la separazione e l’affidamento dei figli.
A livello fiscale, invece, ovvero ai fini del pagamento delle tasse sulla casa le cose cambiamo. Soprattutto se si abita o meno nello stesso Comune.
Infatti, se i coniugi hanno due residenze diverse ma nello stesso Comune, bisogna scegliere quale dei due immobili considerare prima casa. Con il conseguente obbligo di abitazione principale e agevolazione di IMU e TASI. L’altra sarร considerata seconda casa e quindi si prevede il pagamento delle relative tasse.
Nel caso in cui, invece, i coniugi abbiano la residenza in due Comuni diversi, entrambe le case possono essere considerate โprima casaโ. Quindi, le agevolazioni spettano sia al marito sia alla moglie.