Un Bonus sotto forma di contributo a fondo perduto per l’installazione di un impianto fotovoltaico. Vediamo come funziona ed entro quando inoltrare la domanda.
La scadenza del Fondo perduto non è lontana nel tempo. Per non perdere una grande occasione di risparmio occorre fare in fretta.
La crisi energetica in atto, il riscaldamento globale, il pianeta Terra che sta soffrendo sono tutti ottimi motivi per muoversi in direzione della svolta ecologica. La produzione di energia con fonti rinnovabili è un grande passo verso la tutela dell’ambiente e del portafoglio. Gli impianti fotovoltaici sono tra i mezzi più utilizzati per compiere questo passo e presto potrebbero diventare obbligatori. Da istallare su un tetto, in giardino ma anche su un balcone, i pannelli solari sono in grado di trasformare la luce del sole in energia elettrica. Naturalmente la spesa iniziale è elevata ma si potrà ammortizzare grazie alle agevolazioni proposte dal Governo. Non parliamo solamente dei Bonus pannelli solari e mini eolico che tanti utenti stanno richiedendo ma anche di contributi a fondo perduto introdotti dal DL del 25 marzo 2022.
Contributi a fondo perduto per il fotovoltaico, che occasione!
Il 28 giugno 2022 è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto del 25 marzo 2022 che prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto per gli interventi volti alla realizzazione di impianti fotovoltaici. Il testo specifica che tali impianti dovranno essere installati su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Il finanziamento è legato alle direttive del PNRR relative alla missione numero 2, componente 1, investimento 2.2 Parco Agrisolare.
Per poter ricevere il contributo, l’azienda dovrà presentare un progetto di ammodernamento dell’agricoltura, di riassetto fondiario e di risparmio idrico e energetico. Condizione necessaria il termine dei lavori entro il 2026. Il Decreto prevede agevolazioni del 50% a fondo perduto per le imprese del Sud Italia e del 40% per le regioni del Centro e del Nord Italia.
Le condizioni da soddisfare
Per ottenere il fondo perduto sarà necessario che gli impianti agrivoltaici risultino strumentali ad altre attività. Il riferimento è alla ricezione e all’ospitalità agrituristica e alla riqualificazione e all’efficientamento energetico delle strutture. In più, il contributo può essere usato per rimuovere e smaltire l’amianto dai tetti, per l’isolamento termico degli edifici e per la realizzazione di sistemi di aerazione.
Il limite di spesa massimo è di 750 mila euro. I richiedenti – imprenditori agricoli, imprese agroindustriale, cooperative e consorzi agricoli – possono presentare più progetti a condizione che rispettino il limite di 1 milione di euro totali. In più, i contributi sono cumulabili con altre misure previste dalla Legge come il conto energia o il conto capitale.