L’INPS pubblica una graduatoria per la pensione dei lavoratori precoci prima di inviare ai cittadini la lettera UNCARPE con decorrenza e importo della pensione.
Alcuni cittadini lamentano di non aver ricevuto il bonifico in seguito alla richiesta di pensione per lavoratori precoci. Qual è il motivo del ritardo?
I lavoratori che maturano i requisiti richiesti per l’accesso alla pensione per precoci possono inoltrare domanda di uscita dal mondo del lavoro ma non è detto che riceveranno il primo bonifico in tempi brevi. Gli esclusi dall’INPS sono, nello specifico, tutti coloro che hanno inoltrato richiesta dopo il 31 marzo dell’anno in corso. Questo il termine ultimo per poter avere accesso alla pensione. Ritardando la domanda occorrerà attendere l’inserimento in una graduatoria per poi aspettare l’arrivo della lettera UNICARPE e leggere, finalmente, la decorrenza e l’importo della pensione. Non rispettare la scadenza corretta, dunque, significa ritardare il momento di ottenimento della certificazione del diritto alla pensione anticipata dedicata ai precoci.
Graduatoria lavoratori precoci per l’accesso alla pensione
Soddisfare i requisiti non comporta immediatamente l’uscita dal mondo del lavoro per i precoci. La decorrenza dell’indennità pensionistica si potrà conoscere unicamente alla fine del monitoraggio – che avviene a fine anno – delle risorse stanziate per coprire la misura. Il discorso vale per tutti coloro che hanno inoltrato domanda di accesso alla prestazione dopo il 31 marzo 2022. Il ritardo oltre i termini di legge comporta, infatti, l’inserimento in una graduatoria stilata sulla base dei fondi ancora disponibili.
Chi ha inoltrato la domanda in tempo ha la precedenza sui ritardatari e la certezza di ottenere la pensione per precoci. L’INPS, quindi, valuterà successivamente la richiesta di chi ha tardato l’invio, entro la fine dell’anno. In caso di disponibilità delle risorse l’ente invierà la lettera UNICARPE informando dell’esito positivo della domanda e indicando la data di decorrenza. Qualora i fondi siano terminati, la missiva conterrà esito negativo.
Chi ha accesso alla pensione per lavoratori precoci
I precoci sono coloro che all’età di 19 anni vantavano almeno un anno di contributi versati. Per questa categoria di lavoratori è concesso l’accesso alla pensione con Quota 41 ossia 41 anni di contributi versati indipendentemente dall’età. Condizione necessaria è rientrare tra i lavoratori che hanno diritto all’APE Sociale ossia disoccupati di lungo termine che non percepiscono la Naspi da almeno tre mesi, caregiver che assistono persone con invalidità, invalidi civili con percentuale di inabilità superiore al 74% e addetti a lavori gravosi e usuranti.
Il calcolo della pensione avverrà con sistema misto e fino al 2026 è previsto un blocco degli scatti per l’aspettativa di vita. Da sottolineare, infine, la differenza di decorrenza in relazione al cumulo dei contributi. Per i lavoratori che perfezionano i requisiti dal 1° gennaio la decorrenza scatta dopo tre mesi dalla maturazione delle condizioni. Per chi matura i requisiti dal 1° gennaio con cumulo di periodi assicurativi la decorrenza della pensione parte dal primo giorno del mese seguente al momento dell’apertura delle finestra temporale.