L’assegno sociale è una misura economica erogata dall’INPS per sostenere coloro che si trovano in condizioni economiche precarie.
Per richiederlo ci sono dei requisiti specifici da possedere e, prima dell’erogazione, verrà effettuato un controllo da parte dell’INPS.
Qualora dovesse spettare, l’INPS potrà riconoscere un assegno pari a 6mila euro annui. Questo però in presenza di ulteriori condizioni potrebbe arrivare a 8.500 euro. Ecco i dettagli.
Assegno sociale INPS: fino a 6mila euro, ecco a chi spetta
Ovviamente stiamo parlando dell’assegno sociale. La misura nata per sostenere persone che arrivati all’età anagrafica di 67 anni non possono permettersi i mezzi necessari per vivere in modo adeguato.
Lo Stato non lascia indietro le persone “più deboli”. Infatti, l’assegno sociale si rivolge a coloro che hanno lavorato ma sono riusciti a versare i contributi sufficienti per ottenere una pensione. Oppure, coloro che hanno perso il lavoro poco prima di andare in pensione e non riescono a trovarne un altro.
L’importo può arrivare fino a 6mila euro. Ma con la maggiorazione sociale, detta anche “incremento al milione”, può diventare anche di 8.500 euro annui. Rapportandoli in mesi, l’assegno sarà pari a 660 euro.
Ma tale assegno non è erogato automaticamente, anzi è necessario farne richiesta tramite il sito dell’INPS nella sezione dedicata. Ricordiamo che per accedere alla piattaforma è necessario accreditarsi con il proprio codice fiscale e le credenziali SPID, CNS o CIE. Oppure, chiamando al Contact center.
È possibile anche chiedere informazioni e in seguito farsi aiutare da un patronato.
Inoltre, l’assegno sociale è compatibile anche con la domanda per il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza ottenendo un maggiore sostegno economico. Ricordiamo che per ottenere il reddito di cittadinanza è obbligatorio che i percettori attivino la ricerca di un lavoro.
A chi spetta
Per l’anno 2022, l’assegno sociale è pari a 468,11 euro suddivise in 13 mensilità. In totale all’anno sono 6.085,43 euro.
Come detto per ottenerlo gli interessati devono inviare una domanda online, ma soprattutto devono trovarsi nelle seguenti condizioni:
- aver compiuto 67 anni di età;
- avere un reddito personale pari a 6.085,43 euro che corrisponde all’importo annuo dell’assegno sociale;
- aver un reddito coniugale pari a 12.170,86 euro che corrisponde al doppio dell’assegno.
L’assegno sarà calcolato nel seguente modo:
- 6.085,43 – (meno) reddito personale;
- 12.170,86 – (meno) reddito coniugale.
Di conseguenza, l’importo pieno (6.085,43) sarà erogato a chi avrà un reddito pari a zero oppure, a coloro che, se sposati, avranno un reddito coniugale inferiore all’importo annuo dell’assegno stesso.
Maggiorazione sociale ovvero incremento al milione
Come abbiamo detto in precedenza, l’importo annuo può essere incrementato fino a 8.500 euro annui se in possesso di ulteriori requisiti.
Si tratta dell’incremento al milione una maggiorazione sociale introdotta dal governo Berlusconi nel 2001. Lo scopo era aumentare le pensioni e i trattamenti assistenziali fino al milione delle vecchie lire.
Con il tempo tale importo è stato rivisto e adeguato. Si è arrivati a 660,79 euro al mese e quindi a 8.590,27 euro per 13 mesi. Insomma, l’assegno sarà maggiorato fino a 192,68 euro al mese.
L’integrazione però spetta solo a coloro che hanno 70 anni di età e con i seguenti limite di reddito:
- 8.590,27 euro per reddito personale;
- 14.675,70 euro per reddito coniugale.
Riguardo al primo reddito, la formula per calcolare l’importo per l’integrazione è la seguente: 8.590,27 – (meno) reddito individuale. In questo caso, l’integrazione è riconosciuta non ha ulteriori redditi oltre all’assegno sociale.
Però, anche se riconosciuto pieno, bisogna sempre restare nella soglia dei 14.675,70 euro di reddito coniugale. In caso contrario bisogna applicare questa formula: 14.675,70 – (meno) reddito coniugale.