Il DL Aiuti Bis introduce delle novità in relazione al Reddito di Cittadinanza per spingere sul meccanismo di inserimento nel mondo del lavoro.
Dopo polemiche e puntualizzazioni, il Reddito di Cittadinanza si arricchisce di nuove direttive che renderanno (questa è la speranza) più efficace la misura.
Nel Decreto Aiuti Bis è stato introdotto un articolo che disciplina in maniera più rigida il Reddito di Cittadinanza. Aver riscontrato numerose falle nella misura ha permesso all’esecutivo di trovare alcune soluzioni nella speranza che l’RdC raggiunga realmente lo scopo per cui è stato ideato. L‘occupazione deve aumentare e giovani e meno giovani con basso reddito devono avere la possibilità e la voglia di trovare un’occupazione. Fino ad oggi, invece, i percettori della misura si sono accontentati dell’importo mensile e hanno messo da parte la ricerca del lavoro. Nonostante ci siano regole che stabiliscono come perdere il diritto alla prestazione sia molto semplice – basta rifiutare tre offerte di lavoro – il numero dei disoccupati e inoccupati con RdC cresce.
Reddito di Cittadinanza, come cambia la misura
Prima del DL Aiuti, le offerte di lavoro rifiutate conteggiate nel calcolo risultavano essere solamente quelle dei Centri per l’Impiego. Con la pubblicazione del Decreto nella Gazzetta Ufficiale, anche le proposte avanzate da datori di lavoro privati e rifiutate saranno valide al fine di contare i rifiuti che portano alla perdita del diritto alla prestazione. Dire “no” ad un’offerta di un’azienda privata, dunque, sarà come rifiutare la proposta di lavoro avanzata da un Centro per l’Impiego. Arrivati a tre rifiuti, ribadiamo, la misura decadrà e ci si ritroverà senza occupazione e senza ricarica mensile.
Rimangono attive, invece, tutte le condizioni per il mantenimento della misura. La ricerca attiva del lavoro, la sottoscrizione del patto per il lavoro, la registrazione sull’apposita piattaforma con consultazione quotidiana e l’accettazione di due offerte di lavoro congrue. Inoltre, il percettore di RdC deve rendersi disponibile a sostenere colloqui psicoattitudinali e prove di selezione per un’assunzione.
Cosa significa offerta di lavoro congrua
Per offerta di lavoro congrua si intende una proposta in linea con le prerogative del beneficiario della prestazione e che rispetti determinate condizioni con riferimento al luogo di lavoro. La prima offerta dovrà essere entro gli 80 km dalla residenza del percettore oppure raggiungibile con i mezzi di trasporto in massimo 100 minuti. La seconda offerta potrà riguardare un lavoro in qualsiasi zona dell’Italia. Entrambe le condizioni valgono per le proposte occupazionali a tempo determinato e part time e per il rinnovo dell’RdC (ricordiamo che è obbligatorio dopo i 18 mesi). La decadenza della misura dopo il rinnovo avverrà in caso di una sola offerta rifiutata.
Concludiamo con un’ultima novità apportata dal DL Aiuti. Si tratta, in realtà, di un ritorno. Parliamo dei navigator da inserire nei Centri per l’Impiego per fornire assistenza e aumentare i controlli sul rispetto delle regole per i percettori di Reddito di Cittadinanza.