Solitamente l’otite nei bambini è più frequente, ma l’infiammazione può colpire anche gli adulti, e ve ne sono diversi tipi.
Riconoscere i sintomi di un’otite è fondamentale per trovare subito la causa e dunque, insieme al proprio medico, anche la cura. Forse non tutti sanno, infatti, che la malattia può colpire chiunque e si divide in tipologie diverse.
Le cause dell’insorgenza dell’otite sono da imputarsi a infezioni batteriche, virali o fungine. E a seconda della parte dell’orecchio che viene colpita, assumono decorsi diversi. Ad esempio possiamo contrarre le infezioni nuotando in acque contaminate da batteri, come la piscina. Oppure a seguito di microlesioni insorte durante le operazioni di pulizia.
In altri casi l’otite è una delle conseguenze di altre malattie o di reazioni allergiche. Come ad esempio la dermatite seborroica, alcuni virus erpetici, o anche l’estensione di un’infiammazione originatasi nell’apparato respiratorio. Infine, anche alcune condizioni genetiche come la sindrome di Down, o malattie come la palatoschisi o la fibrosi cistica rendono più facile l’insorgere delle otiti.
Vediamo allora nel dettaglio quali tipologie di otite esistono, come riconoscerle e quali sono le cure adatte.
Otite nei Bambini ma non solo, ecco i vari tipi di questa infiammazione, come riconoscerla e come si cura
L’otite, o il “mal d’orecchio” è una malattia che ci fa pensare immediatamente ai bambini in età prescolare. È infatti questa la fascia di soggetti più esposta e che contrae più frequentemente l’infiammazione.
In questo caso si tratta di Otite Media. È causata da virus e batteri che nella maggior parte delle volte colpiscono prima l’apparato respiratorio. I sintomi di questa forma infiammatoria sono facilmente riconoscibili perché danno forti dolori all’orecchio, febbre, e ronzii fastidiosi. Nei casi più gravi avviene la rottura della membrana timpanica e fuoriuscita di pus.
Anche se i bambini non riescono a comunicare bene il loro disagio, possiamo riconoscere l’otite poiché i piccoli tenderanno a piangere, essere irritabili, e a toccarsi spesso la parte colpita, l’orecchio appunto.
Si parla invece di Otite Esterna quando si viene a contatto con alcuni tipi di batteri in maniera casuale. I sintomi sono anche in questo caso facilmente riconoscibili. Dolore/prurito all’interno dell’orecchio, lieve diminuzione dell’udito, talvolta fuoriuscita di liquido e/o pus e ingrossamento dei linfonodi dietro alle orecchie.
Per entrambe le forme di otite non sono necessarie cure “aggressive”, a meno che non siamo di fronte alla forma cronica, che dovrà essere trattata in altra maniera. Il medico curante, eseguita la corretta diagnosi, solitamente prescrive antinfiammatori e antidolorifici, nonché antipiretici per abbassare la febbre.
Se dopo qualche giorno non si notano miglioramenti, il medico può decidere di prescrivere antibiotici oppure antimicotici a seconda della natura dell’infiammazione. Se questa si ripresenta molto spesso vengono valutate altre forme di terapia, compreso il drenaggio dei liquidi nell’orecchio.
(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)