Il bonus 200 euro è una misura erogata dal governo per aiutare i lavoratori a superare le difficoltà causate dall’inflazione.
Introdotto con il decreto-legge n. 50 del 17 maggio, il cosiddetto decreto Aiuti è un bonus una tantum riconosciuto a una larga fetta di lavoratori.
Il governo con questo sussidio, da erogare solo una volta il mese di luglio, voleva garantire a diverse categorie di lavoratori, purché in possesso di determinati requisiti reddituali (come il reddito fino a 35mila euro), un sostegno contro il rincaro delle bollette luce e gas. Rincaro causato soprattutto dalla guerra tra Russia e Ucraina.
Bonus 200 euro nel decreto Aiuti bis: ecco chi sono i fortunati
In un precedente articolo abbiamo anticipato che nel decreto Aiuti bis il bonus 200 euro non sarà rinnovato, mentre da agosto gli stipendi sarebbero stati più alti. Ma l’articolo conteneva anche tante altre novità.
Riguardo al motivo dello stop del bonus 200 euro, il governo lo ha giustificato con la mancanza di fondi necessari per rinnovare la misura a oltre 30 milioni di italiani. Tuttavia, il decreto Aiuti bis potrà sanare una disparità importante verso coloro che per vari motivi non hanno potuto beneficiare del bonus.
Si sta parlando di quei lavoratori che, pur avendo una retribuzione mensile inferiore a 2.692 euro, non hanno potuto utilizzare lo sgravio contributivo dello 0,80% (attualmente del 2,2%). Condizione necessaria per poter beneficiare del bonus e che dovevano possedere nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 23 giugno 2022.
Quindi, in realtà non si tratta di una proroga del bonus 200 euro. Infatti, si tratta dell’integrazione di quei beneficiari esclusi dalla prima trance di pagamento. Adesso anche a loro sarà riconosciuto e versato il bonus. Ecco di quali lavoratori e lavoratrici si tratta:
- assenti per congedo parentale;
- assenti per congedo di maternità;
- in cassa integrazione guadagni straordinaria;
- assenti per malattia del figlio;
- assenti per malattia e infortunio.