Anche per le auto ibride, caratterizzate per la presenza di due motori endotermico ed elettrico, vi è il pagamento del bollo.
Il bollo auto è una tassa che tutti i proprietari di veicoli devono pagare. Si tratta di una tassa di possesso che spetta anche sulle auto elettriche e ibride.
È vero in molte Regioni tale tassa sembra che non sia dovuta. Ma la realtà è un’altra. Le Regioni, per incentivare all’acquisto dei veicoli a motore elettrico o ibride, concedono ai proprietari l’esenzione del bollo auto per un periodo di tempo stabilito. Tale periodo varia da regione a regione.
Bollo auto ibride: attenzione alle fake news perché si rischiano sanzioni molto salate
Il bollo auto è una delle tasse che molti italiani vorrebbero eliminare perché non sono mai contenti di pagare. E anche vero che ci sono i modi per non pagarlo e sono legali. Ma ci troviamo di fronte a delle condizioni particolari.
Tra questi il possesso del verbale legge 104 per disabilità grave oppure l’incentivo per l’acquisto di veicoli elettrici o ibridi. Questa però è una disposizione messa in atto dalle singole regioni.
Ciò significa che non è detto che tutte le regioni italiane applicano una esenzione bollo auto ai proprietari di tali veicoli. Bisognerà verificare sul sito Internet della singola regione.
Riguardo alle auto ibride, come abbiamo detto in precedenza, sono caratterizzate da due tipologie di motori: uno elettrico e uno endotermico. Il bollo auto si calcola sui kilowatt (kW) del motore endotermico e non sommando la potenza dei due motori.
Questo è uno dei fattori da considerare quando si acquista un’auto ibrida pensando di risparmiare sul bollo. Anche se il governo ha previsto sconti e incentivi, il bollo auto per questi veicoli è previsto. Magari dopo uno o più anni dall’acquisito in base alle disposizioni regionali.
Ma alla scadenza dell’esenzione, il pagamento del bollo auto è dovuto e deve essere pagato entro un mese dalla scadenza. Anzi se non pagato si applicano delle sanzioni che variano in base ai giorni di ritardo:
- 0,1% per ogni giorno di ritardo entro i 14 giorni dalla scadenza;
- 1,5% per chi paga dopo il quindicesimo giorno ma entro il trentesimo;
- 1,67% per chi paga tra il trentesimo giorno e il novantesimo.
E così via.
Infine, coloro che non pagano entro l’anno dalla scadenza la sanzione è pari al 30% dell’importo dovuto. Maggiorata, tra l’altro di un interesse dello 0,5% per ogni sei mesi di ritardo.