Siamo pronti per conoscere qual è la cifra minima richiedibile per un mutuo e come procedere per calcolare l’importo.
Prima di acquistare casa chiedendo un mutuo occorre sapere quanti soldi si potranno richiedere all’istituti di credito.
Nel 2022 comprare casa presuppone la richiesta di un mutuo per la stragrande maggioranza delle persone. Le banche erogano la liquidità necessaria per permettere l’acquisto di immobile di proprietà ma ci saranno tante diverse condizioni da rispettare. Ogni istituto di credito, infatti, pretenderà delle garanzie per evitare un’insolvenza da parte del cliente. La busta paga è sinonimo di affidabilità, in alternativa verranno richieste altre solide garanzie o la domanda di mutuo verrà respinta. In più, ci sono regole da rispettare con riferimento alla rata mensile da corrispondere e all’importo iniziale da finanziare. Solitamente le banche concedono un mutuo per un massimo dell’80% del valore della casa ma la liquidità finale terrà conto anche di altre variabili.
Mutuo, qual è l’importo richiedibile
Per calcolare l’importo richiedibile ad una banca occorrer tener conto di vari fattori. Il reddito del possibile cliente, il valore dell’immobile da comprare e l’età del richiedente sono le variabili più significative. In generale, gli istituti di credito assumono come riferimento il citato 80% del valore della casa dei sogni o, in casi eccezionali, il 100% del valore se chi fa domanda è un giovane under 36.
Per quanto riguarda l’importo minimo del mutuo, invece, è di 50 mila euro. Al di sotto di questa cifra è preferibile, infatti, fare domanda di prestito, uno strumento con caratteristiche differenti e utilizzato per finalità diverse. Questa seconda opzione è più vantaggiosa per la maggior facilità di erogazione e per i costi minori durante la fase iniziale.
Come calcolare la rata perfetta
Le banche valuteranno l’importo della rata mensile prima di accordare un mutuo. Le direttive della Banca d’Italia indicano come limite massimo il 30% dello stipendio del nucleo familiare. Ad esempio, una famiglia che percepisce uno stipendio di 2 mila euro potrebbe pagare al massimo 600 euro al mese (un terzo di 2 mila).
Oltre al rapporto rata/reddito, poi, gli istituti valutano altre variabili. La prima è il reddito minimo ossia l’importo mensile da destinare alle spese quotidiane. Per una coppia, ad esempio, la stima è di 800/1.200 euro al mese esclusa la rata del mutuo ed eventuali altri prestiti. La seconda variabile tiene conto del numero dei componenti del nucleo familiare. Per ogni figlio a carico viene calcolata una spesa tra i 250 e i 400 euro al mese. Se la banca valuterà la relazione tra rata mensile e reddito insufficiente non concederà il mutuo. L’alternativa sarà, dunque, andare in affitto.