La truffa del Pellet è l’ennesimo danno verso i consumatori, già “strozzati” dal costo dell’energia e delle materie prime per riscaldarsi.
Stiamo vivendo in un’epoca davvero complessa, sotto tanti punti di vista. E nella quale è davvero difficile riuscire a non subire danni, di svariato tipo.
Pensiamo ad esempio alla qualità del cibo. Dovremmo poter avere la certezza di abbondanza per tutti, e di sicurezza alimentare. Invece le diseguaglianze tra chi ha troppo e chi poco sono sempre più ampie. E chi ha accesso al cibo deve “lottare” contro scarsa igiene, errori durante la lavorazione, o “contaminazioni” di vario genere.
Sulla salute, poi, sembra che incombano malattie sempre più gravi, sempre più mortali, sempre più pandemiche. Non passa giorno che non si abbia notizia di un qualche virus nuovo, o di una malattia “latente” che si è “risvegliata” e che potrebbe fare tanti morti.
Il mondo del lavoro è in piena crisi, con i giovani che non possono contare su contratti e stipendi adeguati al costo della vita. Con pensionati che non arrivano alla fine del mese. O con persone di mezza età completamente “tagliate fuori”.
Arriviamo ai consumi, e ai costi esorbitanti che dobbiamo sostenere per alimentare la casa, con la Luce e il Gas. Inutile cercare le ragioni di tutto questo. La guerra in Ucraina, la speculazione, la politica inadeguata… il disagio rimane: non riusciamo più a pagare le risorse che ci servono.
Certo questa è una visione pessimistica, e per fortuna esistono anche tante cose belle nel mondo. Ma dobbiamo ammettere che per viverle ci tocca lottare con le unghie e con i denti. L’ultimo episodio ne è un esempio. Molto grave, infatti, ciò che sta succedendo nel comparto dei materiali per il riscaldamento, come il Pellet. Ecco a cosa dobbiamo stare attenti.
Truffa del Pellet di proporzioni inimmaginabili, a rischio le scorte per l’inverno
Le persone ci provano, a trovare alternative. E allora, da quando sono iniziati li aumenti in bolletta hanno cercato metodi più economici rispetto al Gas Naturale, soprattutto per il riscaldamento. Il mercato dell’energia da biomasse è in espansione, e offre alte performance a costi piuttosto contenuti. È il caso del Pellet. O almeno, lo era fino a poco tempo fa.
L’aumento improvviso e massiccio della richiesta ha fatto impennare i prezzi, a rialzo anche perché i costi di produzione stessi sono aumentati. Ma è scattata anche la speculazione e alla fine, come in una triste (ma prevedibile) escalation, è arrivata anche la truffa.
La Guardia di Finanza non ci ha messo molto, incrociando i dati, a scoprire che c’era qualcosa che non andava. Lo leggiamo grazie alle News pubblicate su Trading.it.
Il risultato? Dopo un’accurata indagine, decine tra imprenditori, produttori e grossisti sono state segnalate. Insieme a ben 5 tonnellate di Pellet contraffatto.
Ma cosa significa contraffatto? Il Pellet è venduto come “buono”, magari ad un prezzo inferiore a quelli attuali. (Che è passato da 5 Euro circa al sacco a 15-20 Euro, n.d.r). Il problema, però, è che non risponde agli standard qualitativi, anzi, per fare “economia” non sono state usate le materie prime conformi. Il rischio è che il Pellet sia anche composto da sostanze tossiche.
Dunque gli italiani che adesso cercano di tutelarsi per l’inverno rischiano di essere beffati due volte. L’unico modo per “difendersi” è acquistare il Pellet a caro prezzo, perché quello più conveniente molto probabilmente arriva da partite illegali.