Acquistare Limoni al supermercato è un’azione ‘normale’, ma su cui dovremmo fare più attenzione. Ecco quali sono i pericoli.
Quando facciamo la spesa abbiamo a disposizione ampia scelta. Ma non è detto che tutto ciò che è esposto a scaffale sia di ottima qualità.
Ovviamente l’esercizio commerciale deve vendere, e propone prodotti alimentari e non-food di svariati tipi, e per tutti i budget. Può sembrare, di primo acchito, molto conveniente il poter spendere poco. Ma spesso dietro ad un prezzo troppo basso si nascondono “pericoli per la salute”. Oggi parliamo in particolare del reparto ortofrutta, e soprattutto dei Limoni.
Come purtroppo abbiamo compreso dai tanti articoli informativi a riguardo, su molte coltivazioni vengono usati pesticidi e diserbanti. Servono a “proteggere” i raccolti, ma non fanno certo bene all’uomo. Soprattutto perché rimangono sotto forma di tracce proprio nella frutta e verdura che poi viene venduta nei banchi.
Per tutelarsi da questo fenomeno, ci rimane purtroppo ben poco da fare. Possiamo acquistare esclusivamente Bio, anche se ci costa di più. Possiamo lavare la frutta e la verdura con acqua e Bicarbonato, ma spesso non è sufficiente. Però possiamo cominciare a proteggerci già durante l’acquisto.
Ecco come scegliere i Limoni al Supermercato “non tossici” e guadagnarci in salute
La questione sui trattamenti chimici riservati alla frutta e quindi anche ai Limoni è annosa. I consumatori, spesso, non sanno riconoscere quali prodotti siano “sicuri” o meno. Le aziende, dal canto loro, sono protette e tutelate dalle Leggi. In fondo, a loro basta scrivere qualche riga sulle etichette. Parliamo ad esempio della dicitura “buccia non edibile“.
Potremmo pensare che la buccia sia appunto trattata con sostanze chimiche, o con la cera, che servono a rendere i Limoni più belli e “appetibili”. Ma solo per quanto riguarda l’acquisto, sottolineiamo amaramente. In realtà forse non tutti sanno che “pesticidi & co.” a volte penetrano anche nella polpa del frutto. Anche non usando la buccia, dunque, corriamo dei pericoli.
Il problema non risiede nel singolo consumo di un limone trattato, ovviamente. Ma nell’esposizione prolungata nel tempo di alcune sostanze. I pesticidi sono alcune di esse potenzialmente genotossiche. E molti studi scientifici lo affermano da anni.
Dunque, che fare? Certamente è meglio non acquistare Limoni che hanno un’etichetta come quella sopra descritta. A meno che non ci servano per pulire le pentole o allontanare le formiche dal giardino.
In linea generale dovremmo sempre diffidare da frutti esteticamente perfetti, lucidi, regolari nella forma e senza neanche un’ammaccatura. In natura i Limoni non sono così. Idem per quelli venduti troppo a basso costo. Molto probabilmente arrivano da Paesi lontani, e molto probabilmente hanno subito trattamenti chimici intensivi proprio per arrivare a noi “belli e succosi”.
Essere consumatori consapevoli, tra le altre cose, non vuol dire solamente risparmiare. Ma saper scegliere i prodotti comprendendo bene la loro origine e i processi produttivi che hanno subito.
Anche se può sembrare di spendere di più, alla fine si guadagna in salute. E non da ultimo, “boicottando” prodotti di scarsa qualità daremo un orientamento al mercato. In fondo, dove non c’è domanda non c’è neanche giro d’affari.