Un test rende noto che alcuni prodotti a base di pollo acquistati nei supermercati, e discount sono contaminati. Ecco i dettagli.
Qualche mese fa il Salvagente (che tutela i consumatori contro le truffe) aveva scoperto che un pollo su tre venduto nei supermercati era contaminato da salmonella.
Anche Altroconsumo (associazione per la tutela e la difesa dei consumatori) ha condotto una ricerca simile acquistando prodotti a base di pollo in vari negozi presenti in due grandi città italiane. Ecco i risultati dell’indagine.
Pollo contaminato? Ecco quali sono le marche più sicure secondo un test
Tutto ha inizio a Milano e Roma dove i ricercatori di Altroconsumo hanno esaminato prodotti a base di pollo comprato nei supermercati e nei discount (ma anche nelle macellerie e nei mercati). In tutto 40 prodotti sia confezionati sia sfusi.
Le indagini di laboratori hanno scoperto che all’interno della carne erano presenti diversi batteri e microrganismi. Tra questi, spiccano Salmonella infantis e Campylobacter. Questi erano presente in ben 22 prodotti su 40 esaminati.
Altroconsumo però ricorda che questi Salmonella infantis e Campylobacter sono tollerati dalla legge “ma che comunque non dovrebbero essere presenti nel nostro cibo, perché potenzialmente pericolosi per la salute”.
In particolare, sono batteri che possono causare sintomi come febbre, nausea, diarrea, ecc. Inoltre, forse non tutti ne sono a conoscenza ma la Salmonella infantis è un batterio resistente agli antibiotici.
In sintesi, l’indagine ha evidenziato che su 40 prodotti:
- 15 contenevano Campylobacter (38%);
- 7 contenevano Salmonella infantis (18%).
I microrganismi sono stati trovati nei prodotti sia sfusi sia confezionati. Ma anche in prodotti di allevamenti intensivi come in quelli biologici. E riguardavano prodotti economici come quelli costosi.
Ma come è possibile che sugli scaffali arrivi carne contaminata? Come spiega Altroconsumo che il pollo può essere contaminato lungo tutta la filiera. A partire dall’allevamento alla macellazione, passando per la lavorazione e il trasporto. Spesso però la contaminazione potrebbe avvenire a causa dell’errata temperatura e dei tempi di giacenza sugli scaffali.
Per proteggersi dalla contaminazione è necessario cuocere bene la carne e lavare attentamente le mani e gli utensili prima e dopo la preparazione.
I risultati
Tra i prodotti venduti a Milano la presenza di Salmonella infantis è stata trovata nei seguenti prodotti: petti di pollo Amadori 10+; filetto di pollo a fette Esselunga Naturama; filetto di pollo a fette acquistato in punto vendita Lidl; petto di pollo sfuso Macelleria Il Bongustaio.
I prodotti migliori e premiati con 5 stelle in totale sono 7. Tra questi i primi tre sono: Petto di pollo a fette sottili Conad; Petto di Pollo a fette Eurospin; Petto di pollo a fette sfuso Macelleria Bianchin.
Invece, a Roma i prodotti testati e con presenza di Samonella sono: Petto di pollo a fette sottili Conad; Petto di pollo a fette Le carni di Beccaria (Tuodì Market); Petto di pollo a fette Pam.
Hanno, però ricevuto 5 stelle ben 13 prodotti. Tra i primi tre ci sono: Sottilissime di filetti di pollo Aia; Petto di pollo a fette Alemas; Filettini di pollo fqc Carrefour.
I risultati sono pubblicati sul sito Altroconsumo Inchieste. Inoltre, Altroconsumo premette che i batteri sono stati trovati in alcuni prodotti acquistati in determinati punti vendita. Quindi non è detto che tutti i prodotti segnalati siano contaminati.
Il test serve solo a far capire che, nonostante ci sia sempre una grande attenzione anche a partire dalla filiera, la presenza di Salmonella infactis nel pollo è molto diffusa.