Una persona con invalidità può percepire la pensione di reversibilità di un genitore di cui usufruisce anche l’altro genitore?
Un Lettore ci pone il seguente quesito: “Buon pomeriggio. Le scrivo per sapere se mio fratello, con invalidità civile riconosciuta al 75%, potrà usufruire della reversibilità della pensione di mio padre di cui attualmente usufruisce mia madre in condizione di vedovanza. Mio fratello appartiene ancora al nucleo familiare di origine. La ringrazio per l’attenzione e le porgo distinti saluti”
Una persona invalida può percepire la pensione di reversibilità di un genitore defunto di cui beneficia già l’altro genitore ancora in vita? E in che percentuale eventualmente ne beneficerebbe? Cerchiamo di approfondire tutti questi aspetti.
Pensione di reversibilità e invalidità
La pensione ai superstiti è un trattamento pensionistico che viene riconosciuto in caso di decesso del pensionato (pensione di reversibilità) o dell’assicurato (pensione indiretta) in favore dei familiari superstiti.
Le due prestazioni spettano:
- al coniuge oppure al partner dell’unione civile nella misura del 60% di quanto maturato;
- ai figli che sono a carico in proporzione al loro numero.
La pensione di reversibilità spetta al coniuge anche nel caso in cui sia separato legalmente o divorziato, a condizione che non abbia contratto un nuovo matrimonio.
Per figli a carico si intendono:
- coloro che hanno meno di 18 anni;
- fino al 21° anno di età se frequentano la scuola media superiore e non hanno un reddito personale;
- fino al 26° anno di età se sono iscritti all’università e non hanno un reddito personale;
- a prescindere dall’età se sono inabili al lavoro.
Va evidenziato che per il coniuge o per il partner dell’unione civile nonché per i figli inabili la prestazione spetta per tutta la loro vita mentre per gli altri figli la prestazione ha natura temporanea.
Pensione di reversibilità di entrambi i genitori: è possibile?
Cosa accade se entrambi i genitori vengono a mancare?
La pensione ai superstiti verrà calcolata con queste percentuali:
a) 60% della prestazione maturata dal genitore deceduto al coniuge e 20% al figlio inabile;
b) nel caso vi fossero più figli (ad esempio uno inabile e uno no) la quota che spetta ai figli sarebbe il 40%, di cui il 20% (per tutta la durata della vita) al figlio inabile, mentre il 20% a favore dell’altro figlio se ha un’età inferiore a 21 oppure inferiore a 26 anni se è uno studente ed è fiscalmente a carico.
Se in un momento successivo alla scomparsa del primo genitore venisse a mancare anche il secondo genitore, il figlio inabile ha sempre diritto a usufruire della prestazione pensionistica, ma in questo caso la quota che gli spetta è pari al 70%.
La risposta al Lettore
Veniamo al quesito che ci ha prospettato il nostro Lettore, il quale vuole sapere se suo fratello, che appartiene ancora al nucleo familiare di origine, con una invalidità civile riconosciuta al 75%, può usufruire della reversibilità della pensione di suo padre di cui attualmente usufruisce già la madre in condizione di vedovanza.
Da quanto si evince dal quesito, al momento al fratello del Lettore spetta il 20% della pensione di reversibilità e al di sotto di questa percentuale non potrà mai andare per tutto il resto della sua vita, considerando la sua condizione di invalidità e di inabilità al lavoro.
Il 60% spetta alla madre rimasta vedova e il restante 20% spetterebbe proprio al Lettore che ci ha scritto nel caso in cui fosse uno studente con meno di 26 anni e non avesse un reddito personale.
La pensione di reversibilità può essere richiesta presentando una domanda online collegandosi sul sito internet dell’Inps oppure rivolgendosi ad un patronato.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.