Mentre è in atto una polemica sulle terapie usate contro il virus, dopo 2 anni resta ancora il dubbio: il vaccino Covid è efficace o no?
Sarebbe da riderci, per non piangere, sulle ultime rivelazioni che sono state divulgate sulle cure efficaci contro il Covid. Dopo due anni “spuntano” dichiarazioni molto forti, che “mettono in dubbio” tutta la gestione della pandemia.
Alcuni articoli pubblicati da fonti rispettabilissime, come ANSA e il Corriere, per citarne alcune, hanno innescato un’accesa polemica. L’argomento? I medicinali utili a sconfiggere il Covid.
E per medicinali non intendiamo il vaccino, ma qualcosa di “semplice” come l’Ibuprofene, o comunque gli antinfiammatori. Anche la nostra redazione aveva affrontato l’argomento, in un articolo del luglio scorso. Trattando gli stessi studi scientifici citati nell’articolo di ANSA.
La campagna vaccinale di massa, bisogna ammettere, è stata perpetrata in alcuni casi anche in maniera coattiva. Ricordiamo non solo l’obbligo per alcune categorie di cittadini, ma soprattutto le conseguenze derivate da un eventuale rifiuto.
Perdita del lavoro, sottrazione dello stipendio e dunque azioni contro i basilari diritti dell’uomo, ovvero quelli di vivere dignitosamente. La gestione della pandemia, dei malati e le azioni politiche per tentare di controllare il virus non sono andate certamente “lisce come l’olio”. Inutile ricordare gli effetti devastanti, economici e sulla salute mentale, dei lockdown.
Ma in questo articolo ci soffermiamo su due aspetti, ovvero le terapie ideate per sconfiggere il virus e l’efficacia o meno dei vaccini.
Il vaccino Covid è efficace oppure no? La risposta, dopo 2 anni, non è per niente scontata
Seppur col contagocce, cominciano a spuntare notizie che sono destinate a scatenare ampie polemiche. Probabilmente anche “rabbia” e frustrazione da parte dei cittadini, che potrebbero sentirsi “presi in giro”.
Alcune riguardano le terapie contro il Covid, altre la gestione delle sperimentazioni da parte delle case farmaceutiche, e la “fretta” di approvare un vaccino sperimentale. Infine, anche studi scientifici che mettono luce sull’efficacia – o meno – dei vaccino contro il Covid. E dei suoi effetti collaterali che in alcuni casi sono anche gravi.
Le parole hanno un potere molto forte, non dobbiamo mai dimenticarlo. Dunque, perpetrare terrore continuo verso una malattia, “invitare” tutti a vaccinarsi – con un siero di fatto sperimentale – e poi “scoprire” che semplici antinfiammatori sono efficaci è un modo di agire che potrebbe rivelarsi un boomerang.
Perché i cittadini potrebbero perdere la fiducia nelle Istituzioni, nel nostro Sistema Sanitario. Che, dobbiamo fortemente ricordarlo, non cura solamente le persone malate di Covid. Ma salva milioni di vite ogni giorno.
Cosa sta succedendo in America, uno scandalo sul vaccino Pfizer e gli studi sull’efficacia del vaccino
In Texas è in corso un procedimento contro Pfizer. In Italia ancora se ne sa poco o niente. Se le accuse venissero confermate, saremmo di fronte a fatti gravissimi, perpetrati a danno dei Governi e dei cittadini di tutto il mondo.
Ne parliamo più specificatamente in un articolo dedicato, ma per sintetizzare ricordiamo quanto segue. I fatti si sono svolti a Ventavia, uno dei centri di ricerca per la sperimentazione, partner dell’azienda farmaceutica Pfizer.
Un ex dipendente di Ventavia Group ha denunciato la pessima gestione della sperimentazione. Ha portato all’attenzione di FDA e altri organi competenti prove fotografiche e audio di sconcertanti scorrettezze nelle procedure. Dovremo attendere l’esito delle indagini, per capire cosa sia realmente accaduto.
Ma anche valutando “la bontà” del vaccino, ciò che è capitato a Ventavia potrebbe essere successo altrove. E le irregolarità, se fossero state scoperte prima, avrebbero impedito all’FDA di approvare (molto velocemente, lo ricordiamo) il vaccino contro il Covid. Che poi è stato iniettato a miliardi di persone in tutto il mondo.
Ricordiamo anche quanto segue, ovvero che il 1 dicembre 2021 AIFA ha “approvato l’estensione di indicazione dell’utilizzo del vaccino Comirnaty (Pfizer) per la fascia di età compresa tra 5 e 11 anni, con formulazione specifica (pediatrica) e con una dose ridotta (1/3 del dosaggio autorizzato per adulti e adolescenti).” Ciò è avvenuto a seguito dell’approvazione da parte della FDA del novembre 2021.
La domanda rimane: il vaccino contro il Covid è davvero efficace?
Sull’efficacia del vaccino, poi, sorgono sempre più perplessità. E ad affermare questa verità è niente meno che la rivista scientifica The Lancet, che in più articoli mette l’accento sui pochi vantaggi del siero. Uno studio conferma che l’immunità data dal siero svanisce in meno di un mese.
Non solo, ne “denuncia” anche la pericolosità per una buona percentuale di soggetti, che potrebbero andare incontro a miocardite e pericardite dopo aver ricevuto le dosi.
Persino l’opportunità o meno di estendere la vaccinazione nei neonati è oggetto di discussione, secondo un articolo del luglio scorso pubblicato sul British Medical Journal.
Tutti questi tasselli portano a nefaste conclusioni. Non ci vuole molto a comprendere che in tutta la “questione Covid” le case farmaceutiche sono quelle che hanno ottenuto profitti esorbitanti.
Che forse il Covid poteva e può essere trattato in più modi, anche insieme ai vaccini. Che il terrore per questa malattia – certamente grave in alcuni casi – è stato ampliato dai toni fortissimi dei giornali e dei Tg.
E dunque non ci rimane che aspettare che si chiariscano i fatti, e sperare. Che chi di dovere dimostri al popolo italiano e alle persone di tutto il mondo che la priorità è ancora la salute delle persone.