Sembra sia un Topo l’animale da dove viene il nuovo virus isolato nel laboratorio di Wuhan, il centro di ricerca che tutti associano al Covid.
Ultimamente la ricerca Scientifica si è concentrata molto nello studiare alcuni animali selvatici. Lo scopo, quello di trovare virus zoonotici, che potrebbero contagiare gli esseri umani.
La notizia di un nuovo virus scoperto a Wuhan potrebbe farci drizzare subito i capelli in testa. Non abbiamo “ancora finito” col Covid che già stiamo assistendo ad una massiccia “invasione” di malattie e virus, che colpiscono in tutto il mondo. Viene da chiedersi davvero cosa stia succedendo. Ma soprattutto, queste ricerche, non saranno pericolose intrinsecamente?
Il centro di ricerca di Wuhan, in Cina, non è certo famoso per gli “ottimi risultati ottenuti”. Viene ricordato come il luogo da dove probabilmente è partito il Covid. O comunque dove si sperimenta e si “gioca” con patogeni potenzialmente mortali, quindi tutto ciò che viene esaminato lì non è certo qualcosa come l’acqua fresca.
Ma questo nuovo virus, cos’è? Ecco cosa emerge da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica cinese Virologica Sinica.
Come descritto nella presentazione della suddetta realtà , “La rivista pubblica articoli di ricerca originali sottoposti a revisione paritaria, recensioni e lettere all’editore, per comprendere gli ultimi sviluppi in tutti i rami della virologia. Compresa la ricerca sui virus animali, vegetali e microbici.” […] “La rivista ufficiale della Società cinese di microbiologia, fungerà da piattaforma per la comunicazione e lo scambio di informazioni e idee accademiche in un contesto internazionale“. Dunque, una fonte più che attendibile.
I Topi: ecco da dove viene il nuovo virus scoperto a Wuhan
Lo scopo della ricerca, come anticipato all’inizio dell’articolo, era quello di trovare potenziali virus dannosi per l’uomo. In realtà i dati riguardano campioni raccolti dal 2016 al 2019. Come si evince dall’astratto dello studio, i ricercatori hanno analizzato “campioni di tessuto di 232 animali tra cui 226 roditori, cinque toporagni e un riccio, raccolti da 5 contee del Kenya e li hanno testati per la presenza di virus del DNA appartenenti a 7 famiglie virali mediante PCR.”
Gli studiosi hanno trovato virus “classici”, come ad esempio adenovirus, virus adeno-associati, herpesvirus e poliomavirus. Ma presentavano delle differenze. In particolare, emerge una nota. “questo è il primo rapporto sulla scoperta e la caratterizzazione completa del genoma di un polyomavirus nelle specie di Lemniscomys. Questo nuovo poliomavirus è stato chiamato LsPyV KY187.” […] “può essere presumibilmente assegnato a una nuova specie all’interno Betapoliomavirus“.
Serviranno ulteriori studi, ovviamente, per capire se LsPyV KY187 possa rappresentare un nuovo pericolo per l’umanità .