Si può adottare una dieta vegetariana per dimagrire? Sicuramente migliorare il regime alimentare può apportare numerosi benefici.
Molti studi e ricerche hanno dimostrato che prediligere un’alimentazione ricca di vegetali migliori lo stato di salute. Anche di chi soffre di diabete.
Quando parliamo di dieta vegetariana dobbiamo precisare bene di cosa si tratti. Nonostante la diffusione massiccia di informazioni, c’è ancora molta confusione. Un‘alimentazione vegetariana prevede il consumo prevalente di frutta e ortaggi, esclude la carne e il pesce ma consente di integrare cibi derivati dagli animali. Come i formaggi, il Miele, le uova e il latte.
Per dieta Vegana, invece, si intende un regime alimentare composto solamente da vegetali, cereali, legumi e semi. Esistono poi delle “sotto-varianti” di dieta, come quella latto-vegetariana (latte e formaggi sì ma non uova) e quella “ovo-vegetariana (sì a uova) e “semi-vegetariano” (sì a pesce e pollame).
Risulta chiaro che scegliere un regime alimentare per dimagrire o per migliorare la salute debba essere subordinato alla conoscenza delle singole esigenze. Certamente, chi desidera cambiare dieta deve concordare il tutto con il proprio medico curante oppure con un nutrizionista. La Dieta Mediterranea già è un regime che offre tutto ciò che serve all’organismo, e a volte basta eliminare i cibi industriali e l’alcol per ottenere strepitosi risultati.
Quali sono i benefici di una Dieta Vegetariana?
Un’alimentazione a prevalenza vegetale comporta l’assunzione di pochi grassi saturi, proteine animali e colesterolo, mentre aumenta l’apporto di fibre, sali minerali, vitamine e preziosi antiossidanti.
In linea generale, molti studi hanno rilevato che chi adotta una dieta vegetariana corre minori rischi di contrarre le malattie più diffuse. Come quelle cardiovascolari, il diabete e l’obesità, la pressione arteriosa alta e persino alcuni tipi di tumore.
Ovviamente bisogna considerare che un’alimentazione di questo tipo non è esente da carenze. I vegetariani possono andare incontro a carenze di nutrienti fondamentali, se non equilibrano correttamente l’assunzione degli alimenti. I rischi maggiori si manifestano nei bambini e negli adolescenti, che hanno necessità diverse in quanto in fase di crescita.
La Dieta Vegetariana per dimagrire e che fa bene anche ai diabetici, le linee guida
Certamente un pasto vegetariano è molto meno calorico di quelli tradizionali. Passare ad un’alimentazione che predilige verdure, frutta fresca e secca ed elimina salumi, cibi industriali e carne rossa può far perdere peso. Ma non solo: i medesimi alimenti aiutano anche automaticamente a controllare la glicemia e di conseguenza la risposta all’insulina migliora.
Chi soffre di diabete, regolando il peso corporeo, avrà vantaggi immediati. Tuttavia, l’assunzione eccessiva di pasta, pane o patate potrebbe eliminare i benefici sopra indicati. Ecco perché, con il parere del medico o del nutrizionista, verrà decisa in base alle esigenze singole l’introduzione di alcuni tipi di carne, pesce o latticini.
Fondamentale, in tutti i casi, è scegliere formaggi magri, yogurt naturale senza zuccheri aggiunti, latte scremato o ricotta. Se la dieta consente l’introduzione della carne, si possono valutare tagli magri e spellati di pollame. Per quanto riguarda il pesce, invece, sono consigliati quelli ricchi di Omega-3, come il Salmone, il Pesce Azzurro, il Tonno o lo Sgombro.
In una dieta equilibrata non devono mancare i legumi, i fagioli, le lenticchie, i piselli e i ceci, anche se per chi soffre di diabete la tabella nutrizionale deve essere studiata e preparata con cura, controllando l’Indice Glicemico di ciascun alimento.
Infine, con l’aiuto di un nutrizionista si potranno valutare le possibili carenze di elementi. Una su tutte quella da Vitamina B-12. Gli esperti potranno consigliare l’uso di integratori per colmare il minor apporto di questa e altri nutrienti dati dal cambio di regime alimentare.
(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)