Grazie alla legge 104/92 le persone con disabilità grave possono beneficiare di permessi retribuiti sul lavoro.
Secondo quanto previsto dalla normativa, il dipendente disabile in situazione di gravità, con contratto pubblico oppure privato, può usufruire:
- di 3 giorni di permesso al mese, frazionabili anche in ore;
- di permessi giornalieri da rapportare all’orario di lavoro, quindi due ore al giorno se pari o superiore a 6 ore, un’ora se inferiore a 6 ore.
I permessi retribuiti della legge 104/92 spettano inoltre:
- ai genitori, anche se adottivi o affidatari, di figli disabili in situazione di gravità;
- al coniuge, parte dell’unione civile oppure convivente di fatto (articolo 1, commi 36 e 37, legge 76/2016), ai parenti o affini entro il terzo grado.
Il diritto può essere esteso anche a parenti e affini di terzo grado solo nel caso in cui i genitori, il coniuge, la parte dell’unione civile o il convivente di fatto della persona con disabilità grave abbiano compiuto i 65 anni di età, siano ugualmente affetti da patologie invalidanti, siano deceduti o mancanti.
Per ciò che riguarda i turni e gli orari di lavoro, è necessario fare una distinzione tra persona con disabilità oppure caregiver.
Legge 104/92 e orari di lavoro: il quesito
Un lettore ha inviato il seguente quesito: “Vorrei gentilmente sapere un detentore di legge 104/92 lavorando a turni che orario spetta a chi usufruisce della legge? Che fascia di orario per la legge sono obbligati a rispettare? Che tipo di postazione si può richiedere? Distinti saluti.”
Turni e orari per disabile
I lavoratori che assistono familiari disabili gravi sono esonerati dal lavoro notturno e dalla reperibilità sempre nella fascia notturna ai sensi dell’art. 53 del Decreto legislativo n. 151/2001, comma 3. Un chiarimento già evidenziato in un nostro precedente articolo su legge 104 e turni lavorativi. Per quanto riguarda la persona con disabilità, oltre alla fruizione dei permessi, la normativa non prevede ulteriori agevolazioni. Ossia né la riduzione di orario al di fuori di un contratto part-time; né altre forme di esonero da lavoro notturno, turni oppure orario spezzato.
È necessario però evidenziare che un eventuale esonero potrebbe essere previsto al momento dell’assunzione, oppure nella convenzione tra datore di lavoro e servizio di collocamento, dato che i disabili rientrano nelle liste di collocamento mirato. Nella valutazione delle capacità lavorative della persona con disabilità potrebbe infatti anche essere inserita la capacità di far fronte o meno al lavoro su turni, oppure in fascia notturna.
Inoltre in alcuni contratti, in particolare nel settore pubblico, viene spesso tenuta in considerazione, per l’organizzazione dell’orario, la situazione di svantaggio personale, sociale o familiare.
Legge 104 sul lavoro
In merito alla domanda posta dal lettore, se non c’è una fascia oraria che il datore di lavoro è obbligato a rispettare dalla normativa per le persone con disabilità. Mentre i caregiver, come già evidenziato, sono esonerati dal lavoro notturno e dalla reperibilità in fascia notturna o nei giorni in cui usufruisce della legge 104/92. Per quanto riguarda il quesito sulla postazione, non avendo dettagli né informazioni sulla tipologia di lavoro svolta, non possiamo purtroppo fornire una risposta.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.