Un lavoratore dipendente che ha necessità di assistere un familiare disabile in situazione di gravità può usufruire di permessi retribuiti legge 104.
La legge 104/92 prevede infatti 3 giorni di permesso al mese, indennizzati in base al proprio stipendio.
Foto CanvaSpettano a:
- genitori, inclusi quelli adottivi o affidatari, di figli disabili gravi;
- coniuge, unito civilmente, convivente di fatto (secondo l’articolo 1, commi 36 e 37, legge 76/2016), parenti o affini entro il terzo grado di familiari disabili in situazione di gravità.
I permessi possono essere fruiti da parenti e gli affini di terzo grado esclusivamente nel caso in cui i genitori, il coniuge, la parte dell’unione civile o il convivente di fatto del disabile abbiano compiuto i 65 anni di età, siano affetti da patologie invalidanti, oppure risultino deceduti o mancanti. Non spettano invece a chi non è lavoratore dipendente. Ad esempio ai lavoratori a domicilio, agli autonomi e ai parasubordinati; oppure agli addetti ai lavori domestici e familiari e ai lavoratori agricoli a tempo determinato, occupati a giornata.
La domanda deve essere inoltrata online all’INPS utilizzando il canale dedicato. In alternativa, è possibile rivolgersi al contact center dell’istituto (803164 da rete fissa, 06 164 164 da cellulare) oppure a un patronato.
Permessi retribuiti legge 104: il quesito
Una lettrice ha inviato il seguente quesito: “Buongiorno, sono un’insegnante di scuola media con 104 per assistenza a mio padre invalido. Avrei bisogno di sapere quante siano le ore che posso chiedere in un mese e al giorno. Grazie!”
Permessi assistenza disabile per insegnanti
I tre giorni di permesso legge 104 possono normalmente essere fruiti a giorni, ma sono frazionabili anche ad ore. Nel mondo della scuola, però, questa possibilità è concessa solo al personale ATA. L’articolo 32 del CCNL Istruzione e ricerca 2016/18 infatti recita: “I dipendenti ATA hanno diritto, ove ne ricorrano le condizioni, a fruire dei tre giorni di permesso di cui all’art. 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Tali permessi sono utili ai fini delle ferie e della tredicesima mensilità e possono essere utilizzati ad ore nel limite massimo di 18 ore mensili”.
Per quanto riguarda i docenti, i permessi 104 sono regolamentati dall’art. 15, comma 6 del vigente Ccnl scuola. Dove si legge: “I permessi mensili (…) devono essere possibilmente fruiti dai docenti in giornate non ricorrenti.” Inoltre vanno comunicati al dirigente scolastico in anticipo, salvo ‘dimostrate situazioni di urgenza’ come si legge nella circolare 13/2010 del Dipartimento della funzione pubblica. In questo modo l’insegnante può essere sostituito per tempo e le attività possono essere organizzate evitando problemi agli studenti.
Legge 104 scuola
In risposta al quesito della lettrice, i permessi retribuiti previsti dalla legge 104 consistono quindi in 3 giorni mensili, di cui il dirigente scolastico può richiedere la programmazione per i motivi già evidenziati.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.