Richiami alimentari, le allerte raddoppiano: nessuna tregua per i consumatori

Nuovi richiami alimentari per contaminazione di due differenti prodotti. Scopriamo i marchi interessati per richiedere il rimborso.

Il lavoro del Ministero della Salute non finisce mai così come la preoccupazione per i consumatori che hanno sempre più timore di cosa portano in tavola.

richiami alimentari
Adobe Stock

 

La salute può essere messa a dura prova se si ingeriscono alimenti contaminati. Purtroppo capita sempre più spesso di leggere comunicati di ritiri alimentari che avvisano i consumatori della presenza sugli scaffali dei supermercati di confezioni di prodotti pericolosi. Ossido di etilene, salmonella, escherichia coli, frammenti di vetro e plastica, allergeni non segnalati, cause differenti ma stessi effetti dannosi. Per evitare conseguenze spiacevoli occorre restare aggiornati controllando spesso il sito del Ministero della Salute in modo tale da individuare potenziali pericoli in dispensa o nel frigorifero. In caso di segnalazioni non bisogna assolutamente consumare il prodotto ma riportarlo al punto vendita per chiedere il rimborso della spesa.

Richiami alimentari, il pericolo è l’istamina

Il Ministero della Salute ha comunicato il ritiro precauzionale di un prodotto per alti livelli di istamina. Parliamo dei filetti di alici all’olio d’oliva a marchio Sipa commercializzati da Zarotti Spa. Lo stabilimento di produzione si trova a Parma, in via Nuova di Coloreto 15. Le confezioni ritirate sono quelle dei barattoli di vetro da 140 grammi prodotti da Poseidon shpk in Albania.

Il lotto oggetto di richiamo alimentare è il numero PA137 con termine ultimo di conservazione 17 novembre 2023. Ricordiamo che l’istamina presente in quantità elevate può causare arrossamenti cutanei, tachicardia, calo della pressione e disturbi gastro-intestinali.

Non solo istamina, il focolaio di Listeria spaventa i consumatori

Nel Regno Unito è stato individuato un focolaio di Listeriosi che ha già provocato tre vittime. Le Autorità sono in allarme per cercare di richiamare l’attenzione dei consumatori sul reale pericolo. Probabile causa della tossinfezione il consumo di pesce affumicato confezionato. Da qui il consiglio di consumare il prodotto solo ben cotto specialmente se si è anziani, donne incinta o persona con sistema immunitario indebolito.

La Listeria può causare gravi malattie come meningite e sepsi nei soggetti più fragili. I sintomi di manifestazione dell’infezione sono febbre, nausea, dolori muscolari e diarrea. Per riconoscere il batterio occorrerà effettuare un’analisi del sangue.

Gestione cookie