Siamo ancora qui a parlare del Superbonus, di modifiche che verranno attuate e della reale possibilità di un totale fallimento della misura.
Il Superbonus continua ad essere al centro del dibattito confermandosi una misura controversa la cui definizione precisa, forse, non arriverà mai.
Domani, martedì 13 settembre, sarà il giorno in cui una votazione parlamentare deciderà il futuro di una misura centrale dei Bonus Edilizi, il Superbonus 110%. Nato come strumento per consentire ai cittadini di ristrutturare casa orientandosi verso l’efficientamento energetico, negli anni si è rivelata un’agevolazione piena di falle e contraddizioni. Cittadini e imprese ne hanno approfittato per far soldi a spese dello Stato e, di conseguenza, sono scattate variazioni, controlli, aggiunte per cercare di perfezionare la misura. Tanti cambiamenti eppure, ancora oggi, la questione non si è risolta e si attende per domani una nuova decisione parlamentare. Nel frattempo, il sottosegretario all’Economia Federico Freni sottolinea come le prossime modifiche possano ribaltare la situazione portando nuova luce sul Superbonus 110%.
Superbonus, le novità porteranno ad una svolta?
Federico Freni rassicura i cittadini garantendo la centralità delle aziende oneste e l’assenza di condoni per chi ha truffato lo Stato. Inoltre sottolinea come il taglio ai vincoli sui crediti edilizi ci sarà. Il tutto in attesa che il Parlamento si esprima in favore delle novità. Il Decreto è in scadenza ma la proroga è quasi scontata per il sottosegretario. Il Superbonus può risolvere ancora tanti problemi a condizione che vengano apportate delle modifiche.
L’obiettivo è tutelare le imprese oneste senza condonare chi si è reso protagonista di una truffa. Da una parte, dunque, bisogna garantire che per colpa di pochi disonesti non ci rimettano le migliaia di aziende che operano nella legalità. Dall’altra parte occorre proteggere l’Italia dalle migliaia di truffe registrate. In questo modo si potrebbe convincere anche chi è contrario alla misura – il Movimento 5Stelle – della validità dello strumento.
Cosa convincerà gli scettici
Per convincere gli scettici che il Superbonus è ancora utile sarà necessario, secondo Freni, presentare soluzioni concrete che possano sistemare le imperfezioni. In primo luogo potrebbe essere necessario rivedere i parametri che disciplinano la responsabilità solidale. Parliamo del vero ostacolo alla circolazione dei crediti.
Partendo dal presupposto che paga solamente chi non ha effettuato gli adeguati controlli si vuole spingere i cittadini ad agire con razionalità e accortezza. Valorizzando la diligenza delle parti coinvolte si può far partire nuovamente la circolazione dei crediti mentre si getta uno sguardo attento sulle frodi per proteggere l’Italia.
Le proposte di Freni sul Superbonus
Servono proroghe e potenziamenti del credito d’imposta per le imprese. Occorre ampliare il Bonus sociale per le famiglie in difficoltà economica e permettere l’accesso al credito anche alle imprese più piccole. Inoltre sarebbe opportuno concedere la rateizzazione di tutte le bollette del quarto trimestre in previsione degli ulteriori aumenti di luce e gas.
Lo stanziamento stimato per la realizzazione della nuova veste del Superbonus è di 13 miliardi di euro. Certo rimane ancora molto alto il rischio di perderne 17 e proprio questo aspetto non convince il Movimento 5 Stelle. Insomma, per conoscere quale sarà il futuro della misura occorrerà attendere l’esito della votazione parlamentare di domani 12 settembre 2022.