Il TFR e TFS sono trattamenti di fine lavoro o di servizio che spettano ai lavoratori al termine del contratto di lavoro.
Si tratta, insomma, della “vecchia” buonuscita, ovvero della liquidazione. Però per riceverla i lavoratori devono attendere tempi anche molto lunghi.
Tempistiche che dipendono da vari fattori. Ne abbiamo parlato in questo articolo: “TFR statali: liquidazione INPS fino a 5 anni, ma i tempi possono cambiare”.
TFR e TFS: come comunicare l’IBAN all’INPS e ottenere la liquidazione il più presto possibile
Tra le cause di ritardo nell’erogazione del TFR e TFS ci potrebbe essere anche la mancata comunicazione delle coordinate bancarie (o postali) IBAN.
International Bank Account Number acronimo di IBAN è il codice identificativo di controllo del conto che è utilizzato per effettuare pagamenti sicuri e rapidi sia in Italia sia all’estero. Associato al proprio conto corrente è formato da una serie di caratteri alfanumerici che identificano il conto corrente, il paese sede della banca e altre informazioni relative al conto.
Una volta effettuato un pagamento il codice IBAN è verificato attraverso un registro per confermare se il beneficiario indicato è corretto. Insomma, utilizzato da più di 70 paesi, il codice IBAN individua in modo univoco un conto bancario.
È importante che nell’ambito delle procedure per il pagamento dei TFR e TFS sia comunicato tale codice. In caso contrario, l’INPS, pagatore dei trattamenti, non accrediterà la liquidazione.
La mancata indicazione può essere motivata anche dalla chiusura di un conto corrente per aprirne un altro. Come abbiamo spiegato nell’articolo “Pensioni: cambiare l’IBAN del conto corrente è possibile, ecco come”. Comunque sia, sul sito dell’INPS è disponibile il servizio per comunicare qualsiasi informazione riguardo l’IBAN.
Si tratta del servizio online “Sistema unico gestione IBAN” (SUGI) reperibile nella sezione “Prestazioni e Servizi”. È la procedura specifica per l’inserimento o la modifica dei codici IBAN relativa proprio al versamento della liquidazione TFR e TFS. Oppure, alla relativa rata.
Il servizio è accessibile sia agli utenti sia ai patronati. In questo modo, indicando online le coordinate bancarie o postali si potranno ricevere direttamente sul conto corrente le prestazioni spettanti.