Da qualche settimana si può richiedere il bonus per trasporto pubblico di 60 euro. Nello stesso tempo, però, aumentano le tariffe.
Non c’è pace per gli italiani che dovranno affrontare anche gli aumenti dei biglietti del trasporto pubblico.
Anzi, in alcune regioni i biglietti sono già aumentati anche se, come scrive Il Sole 24 Ore, «si tratta tecnicamente di un aggiornamento delle tariffe».
Trasporto pubblico: da una parte i 60 euro del bonus e dall’altra aumentano le tariffe per il ‘caro energia’
Mentre dal 1° settembre si può richiedere il bonus trasporti di 60 euro (terminerà il 31 dicembre 2022) con click day come contributo sulla spesa sostenuta per l’acquisito di abbonamenti per studenti e lavoratori, dall’altra parte vi è l’aumento delle tariffe.
Per ora gli aumenti non sono previsti in tutta l’Italia ma solo in 5 regioni. Nello specifico si tratta della Campania, della Lombardia, delle Marche, del Piemonte e della Puglia. A Torino, per esempio, i biglietti da 2,70 euro sono saliti a 3,50 euro. A Napoli, invece, da 1,10 euro passano a 1,20 euro.
È il biglietto ordinario a risentire maggiormente dell’incremento dei costi. Questo per evitare un rialzo delle tariffe degli abbonamenti mensili o annuali. Avendo già costi elevati.
Quindi si tratta di una decisione presa non a livello nazionale ma a livello regionale. Di solito, dopo l’estate le tariffe dei biglietti aumentano sempre. Aumenti dovuti per migliorare le condizioni del trasporto pubblico. Invece in questo caso il motivo è il “caro energia”. Ovvero, la causa è l’inflazione dovuto anche alle conseguenze della guerra tra Russia e Ucraina.
Tra l’altro gli aumenti riguardano alcune regioni che di solito non aumentano le tariffe dei biglietti da alcuni anni. Anche se, come detto, gli aumenti hanno interessato solo 5 regioni secondo Tiziana Toto, responsabile politiche dei consumatori di Cittadinanzaattiva, anche le altre prima o poi si adegueranno. Probabilmente già dopo le elezioni del 25 settembre.