Installare un balcone prefabbricato non è più un problema, la soluzione ideale e semplice che non tutti conoscono

Il balcone prefabbricato da installare in poche ore e senza opere interne di particolare difficoltà è una soluzione a cui pensano in molti. Ma è sempre possibile? E se sì, quali condizioni bisogna rispettare?

Gli appartamenti con un balcone hanno un valore maggiore, ma è vero che non tutti gli immobili ne sono muniti oppure non tutti ne hanno uno in buone condizioni – tanto da non poter essere più usato o rimesso a nuovo.

balcone prefabbricato
pixabay

Ebbene, non dimenticare che esistono balconi prefabbricati che possono essere installati in poco tempo e senza interventi impegnativi.

Anzi, in molti siti web gli interessati possono leggere pagine in cui sono dettagliate varie soluzioni tecniche di balcone prefabbricato, che possono essere sfruttate per risolvere il problema della mancanza di un balcone utilizzabile.

Ma entro che regole ciò è possibile? Scopriamolo insieme nel corso di questo articolo.

Balcone prefabbricato: il ruolo del tecnico e il contesto di riferimento

Lo abbiamo accennato poco fa: le soluzioni tecniche, in materia di balconi prefabbricati, non mancano e su internet è possibile trovare rapidamente ciò che ci interessa. Ma occhio ai dettagli.

I balconi di questo tipo sono sostanzialmente strutture prefabbricate, realizzate con l’utilizzo di materiali leggeri (come acciaio o alluminio). La peculiarità di dette strutture e che possono essere inserite a muro, con il risultato di installare un vero e proprio balcone prefabbricato.

In questi casi, non serviranno complesse tecnologie, ma l’interessato dovrà comunque affidarsi ad un tecnico specializzato che potrà progettare l’opera, senza che questa risulti invasiva o pericolosa per l’immobile. Egli potrà infatti servirsi di profilati metallici tagliati su misura che, una volta progettati, potranno costituire la soluzione pratica utile per avere un balcone prefabbricato.

Ovviamente il tecnico dovrà tener conto delle caratteristiche della muratura esistente e delle dimensioni dell’aggetto: infatti, non dimentichiamo che stiamo parlando di balconi “aggettanti”, ovvero di quelli che, sporgendo dalla facciata dell’edificio, rappresentano di fatto un prolungamento dell’abitazione da cui protendono.

Balcone prefabbricato: i casi pratici che si possono presentare

Alla luce di quanto abbiamo appena ricordato, non vi sono dubbi: i balconi prefabbricati possono essere applicati a muro e, dunque, si può costruire o ricostruire i balconi (prefabbricati) di un edificio. Ma attenzione a non sottovalutare la difficoltà talvolta insita nell’intervento, anche a livello burocratico.

Distinguiamo le seguenti situazioni.

Balcone già presente e da sostituire con una struttura completamente nuova

Se l’intervento riguarda la sostituzione di un balcone già installato, il percorso sarà semplificato, e ciò specialmente laddove si tratti di una ricostruzione dei balconi (prefabbricati), esattamente com’erano prima dell’usura e dell’invecchiamento di una struttura che va cambiata – e non semplicemente ripristinata a livello strutturale. Infatti gli interventi sarebbero altrimenti dai contorni incerti e soprattutto costosi.

Ecco allora palesarsi l’utilità dell’installazione di un nuovo balcone prefabbricato, che sarà facilmente inseribile dall’esterno, e non avrà bisogno di particolari passaggi a livello amministrativo – essendo in gioco la sostituzione di un elemento (il balcone) già presente. Inoltre, nessun ostacolo anche sul piano del quorum assembleare necessario per autorizzare i lavori: infatti non essendo prevista alcuna modifica all’estetica del fabbricato, basta la maggioranza.

I costi della sostituzione di un balcone sono comunque abbastanza bassi e l’interessato ad applicare un nuovo balcone prefabbricato potrà contare sul Sismabonus.

Balcone prefabbricato da realizzare ex novo in aggiunta ad una facciata del caseggiato che ne è priva

Un po’ meno facile il percorso di inserimento di una nuova struttura da applicare ad una superficie che ne è stata finora priva. Infatti, laddove sia in gioco la realizzazione di un nuovo balcone da inserire in facciata, le difficoltà non saranno sotto l’aspetto tecnologico – in quanto con i balconi prefabbricati, è tutto molto più semplice, rapido e poco costoso.

Piuttosto, alcune complicazioni scaturiscono dal lato progettuale. Infatti un tecnico specializzato, ovvero un ingegnere con le adeguate conoscenze in materia, dovrà valutare che l’aggravio di pesi collegato ai nuovi balconi prefabbricati sia compatibile con le peculiarità strutturali di tutto il fabbricato, sia statiche che antisismiche. Ciò chiaramente servirà ad evitare rischi anche molto gravi per il caseggiato.

Ulteriori chiarimenti tecnici spettanti all’ingegnere incaricato del progetto

Non solo. Nell’ultimo caso considerato – installazione del balcone prefabbricato ex novo – il tecnico sarà tenuto a dare altresì indicazioni circa l’apertura di uno spazio di accesso nella muratura, in mancanza del quale il nuovo balcone prefabbricato sarebbe di fatto inutilizzabile. L’ingegnere potrebbe altresì optare per l’inserimento di rinforzi strutturali nella muratura, tenuto conto delle differenti variabili.

Attenzione però: le regole tecniche per le costruzioni valevoli per il nostro paese, permettono l’esecuzione di interventi su edifici esistenti soltanto in ipotesi in cui sia possibile ottenere un miglioramento delle condizioni di sicurezza dell’edificio. E di ciò l’amministratore di condominio deve e dovrebbe debitamente informare i condomini interessati. Ciò ovviamente vale anche per l’inserimento di un nuovo balcone prefabbricato.

Concludendo, non dimentichiamo che anche detta tipologia di spesa potrebbe contare sull’agevolazione del Sismabonus.

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