I tassi di interesse sono saliti e, di conseguenza, anche i tassi dei mutui e dei prestiti. Cosa succederà sul mercato finanziario italiano?
A partire dal 14 settembre la BCE ha aumentato i tassi di interesse di 75 punti. La decisione era stata presa l’8 settembre. Ma secondo Isabel Schnabel, membro del Comitato esecutivo della BCE, ci saranno ulteriori rialzi.
Rialzi che sono seguiti da quelli di luglio quando l’aumento fu di 50 punti. L’intenzione della Schnabel è chiara: «Continueremo i rialzi fino a livelli che garantiranno il tempestivo ritorno dell’inflazione al nostro obiettivo del 2% sul medio termine». Ecco come questa decisione potrebbe influenzare i conti deposito, i buoni fruttiferi postali e, infine, i BTP.
Tassi di interesse aumentati: cosa succederà a conti deposito, buoni postali e BTP?
Partiamo con i conti deposito che sono “ritornati” a essere una tra le scelte dei risparmiatori italiani. Infatti, spariti per qualche tempo a causa dei rendimenti molto bassi, attualmente sono tra le soluzioni offerte dalle banche con rendimenti abbastanza discreti. Destinati, in realtà, a salire maggiormente.
Ad esempio, Cherry Bank con vincolo a 60 mesi offre un rendimento del 3,20% oppure Illimity, sempre a 60 mesi, con un rendimento del 2,75%. Ma anche il Conto Progetto di Banca Progetto (conto non vincolato) ha un rendimento interessante. Infatti, propone tassi dell’1,75% fine a fine 2022 oppure dell’1,50% fino a fine 2023. L’imposta di bollo è a carico della banca.
I tassi di interesse dei buoni fruttiferi postali sono già aumenti a luglio ed è stata una buona notizia per i risparmiatori. Investire in buoni postali per gli italiani rimane sempre una garanzia. Tra l’altro, il rialzo dei tassi della BCE potrebbe essere positivo per chi vuole investire.
In questo caso però gli aumenti dei tassi di interesse non avvengono in automatico ma sono decisi da un decreto e poi dalla conferma della Cassa depositi e prestiti. Il Buono 4×4 con un tasso di interesse a scadenza del 3% insieme al buono dedicato ai minori, con un tasso a scadenza del 3,50%, sono i buoni fruttiferi postali a lungo termine più convenienti. Tra i buoni a breve termine c’è il Buono 3 anni Premium che offre un rendimento annuo lordo dell’1,50% alla scadenza.
I rendimenti dei BTP
Invece, riguardo ai BTP il discorso è più complesso perché il rendimento dipende dal “movimento” del mercato finanziario. Comunque, anche questi titoli hanno subito una variazione dei tassi di interesse. Ad esempio, i BTP a 3 anni attualmente hanno un rendimento del 2,77% con un aumento di 92 punti base rispetto all’asta precedente. I BTP con scadenza a 7 anni, infine, sono saliti di 74 punti raggiungendo il 3,5%, mentre il BTO settembre 2046 ha raggiunto un tasso di rendimenti del 4,04%.