Bonus da 150 euro, seconda beffa per gli esclusi: chi resterà nell’angolo a guardare

Il Bonus da 150 euro eredita pregi e difetti del Bonus una tantum da 200 euro. Alcune categorie di cittadini saranno nuovamente escluse dalla misura.

Sì, no, forse, la conta deciderà chi potrà accedere alla nuova agevolazione una tantum e chi la osserverà da lontano.

Bonus 105 euro
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Saranno 17 miliardi di euro le risorse che finanzieranno il nuovo Bonus dal valore di 150 euro erogato una sola volta a circa 22 milioni di persone. L’agevolazione è un copia incolla della “vecchia” (ancora molti cittadini ne attendono l’erogazione) misura con qualche modifica che restringe la platea dei beneficiari. Nuovi esclusi, vecchi esclusi e qualcuno ancora in forse. Nel Decreto Aiuti Ter, approvato lo scorso 16 agosto, si prevede un abbassamento del limite reddituale personale di accesso al Bonus. Non più 35 mila euro bensì 20 mila euro con riferimento al 2021. Destinatari sono sempre le stesse categorie. Lavoratori dipendenti (requisito necessario lo stipendio inferiore a 1.500 euro circa nel mese di novembre 2022), pensionati, percettori RdC, disoccupati percettori Naspi, DIS-Coll e agricoli, collaboratori sportivi, autonomi, professionisti, collaboratori domestici, dottorandi, neo pensionati e così via. Nella lista vi rientrano anche gli invalidi e disabili.

Bonus da 150 euro, erogato anche a invalidi e disabili

I percettori di pensione sociale o assegno sociale, pensione o assegno per invalidi civili, pensione per ciechi o sordomuti e indennità di accompagnamento riceveranno i 150 euro una tantum (a differenza della rivalutazione anticipata delle pensioni prevista da ottobre). Una limitazione giunge, però, a rovinare la sorpresa. Anche disabili e invalidi dovranno rispettare il limite reddituale indicato nel Decreto Aiuti Ter.

Per ricevere la somma, dunque, sarà necessario dimostrare di avere redditi personali inferiori a 20 mila euro. Non concorrono nel calcolo della somma dei redditi IRPEF i contributi assistenziali e previdenziali, il Trattamento di Fine Rapporto, le competenze arretrate soggette a tassazione separata e il reddito derivante dalla casa di abitazione.

C’è ancora un “forse” da valutare

Non è ancora chiaro se i percettori di indennità di frequenza riceveranno o meno i 150 euro. Parliamo di una prestazione economica erogata dall’INPS a domanda con finalità dell’inserimento scolastico e sociale dei minori con disabilità. La misura viene erogata fino al compimento dei 18 anni. Pur essendo un trattamento rivolto a persone con invalidità, dunque, potrebbe rimanere fuori dal nuovo Bonus. Non sarebbe una novità dato che l’esclusione c’è stata ufficialmente anche per il Bonus da 200 euro.

In attesa di chiarimenti su questa situazione, i percettori di un assegno o pensione di invalidità e disabilità devono sapere che l’erogazione dell’importo spettante verrà erogato automaticamente senza necessità di presentare domanda. Per quanto riguarda la tempistica si stima la fine del mese di ottobre.

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