Supplenze GPS, partono i ricorsi: algoritmo sotto accusa

Continua a tener banco il tema supplenze, con l’algoritmo sotto accusa e il via ai ricorsi: ecco a seguire i dettagli e l’intervento di Anief

Tiene banco il tema supplenze, in ambito scuola, anche in ottica ricorsi, a pochi giorni dalla riapertura, con molti docenti che fanno cenno ad errori legati all’algoritmo e su cui è intervenuto Anief. I dettagli a seguire.

supplenze ricorsi
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La questione supplenze dunque fa discutere, con gli errori che vengono lamentati legati all’algoritmo e al cui riguardo partono i ricorsi.

Come si legge su teleborsa.it, non è legittimo ritenere rinunciatari coloro che non ottengono supplenze da GPS per sedi non espresse, e non avere di nuovo in considerazione i relativi nominativi per le disponibilità a seguire, di utilità circa tali supplenze.

Pur per coloro che hanno avuto spezzone, in virtù di un algoritmo non elaborato, non potranno avere dalle GPS il completamento dell’orario. A spiegarlo è l‘ufficio Legale Anief, il quale dà l’annuncio in merito ai ricorsi per quanto concerne Tar e Giudici del lavoro.

Ricorsi, al fine di dare tutela al principio “del merito contro un algoritmo“, il quale – si legge – va ad escludere “a priori tanti docenti”, anche se con esperienza e con alti punteggi.

L’adesione sarà possibile sino al giorno trenta settembre. Il presidente Nazionale Anief, Pacifico, sottolinea che a partire già dagli incontri informativi avuti a luglio, era stato chiarito al Ministero del disaccordo in merito alla formulazione dell’articolo 12 dell’OM.

E anche circa l’interpretazione ritenuta restrittiva in merito alla procedura informatizzata la quale “viola il principio dell’accesso al posto in base al merito”. 

Pacifico spiega che i candidati non hanno colpe nel momento in cui, nel corso della lavorazione dei primi turni di nomina non vi è risultanza di disponibilità circa le sedi espresse. Aggiungendo che non vi è possibilità di esclusione a priori per disponibilità arrivate in seguito.

Un aspetto, si legge nelle sue parole, privo di senso anche per la pubblica amministrazione, la quale dovrebbe volere ogni posto occupato da parte dei soggetti migliori, e quindi con un punteggio più alto in graduatoria.

Per queste ragioni l’ANIEF ha dato seguito al ricorso al TAR al fine di tutelare chi, alla pubblicazione dell’esito delle attrizioni delle supplenze, non è risultato destinatario di alcuna supplenza. E che non sarà considerato da parte dell’algoritmo per i turni a seguire.

Supplenze GPS, algoritmo e ricorsi: alcuni dettagli

Quando si parla di scuola e nel dettaglio di supplenze, sono tanti e diversi gli elementi e gli spunti che possono essere oggetto di attenzione: si pensi ad esempio, nell’a.s.2022-23, alla questione supplenze docenti e posti per riserve legge 68/99: i dettagli e aspetti da sapere.

Tornando al punto in oggetto, approfondito come detto da teleborsa.it, andando nel particolare, si legge che nell’articolo dodici, comma quattro dell’OM numero 112/2022, è previsto che i candidati che vadano ad esprimere alcune sedi specifiche, saranno ritenuti rinunciatari in riferimento alle sedi e classi di concorso – tipologia di posti per cui non abbiano espresso preferenza.

Di riflesso, la mancata assegnazione dell’incarico a t.d. dalle graduatorie per cui il candidato sia insultato in turno di nomina, per quanto attiene l’a.s. di riferimento.

Quindi coloro, se rientrano nel turno di nomina ‘lavorato‘ dal sistema informatizzato, non hanno inserito alcune sedi sono stati ad ogni modo ritenuti rinunciatari non avendo modo circa l’ottenimento, per quella CS, una proposta di supplenza mediante l’algoritmo del ministero, rispetto a tutto l’a.s.

Ciò dall’ANIEF non viene ritenuto legittimo.

Il sindacato nella propria nota spiega che anche in merito allo spezzone, il suddetto algoritmo si comporta in un modo “restrittivo” per quanto attiene la norma. E ciò tanto poiché non considera più per i turni a seguire i candidati che hanno spezzone non essendovi più disponibilità circa le cattedre intere. Ma anche non spezzando cattedre intere nella casistica di docenti assegnatari di spezzone con diritto al completamento.

Ai fini di tutelarne i diritti, il Sindacato ha dato seguito, nel dettaglio, alla relativa adesione per il ricorso al Giudice del Lavoro.

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