Le cure per l’Emicrania Cronica si evolvono, ecco le novità e come l’innovazione può aiutarci

Al momento le cure per l’Emicrania Cronica sono in una fase di svolta. Finalmente l’approccio a questa malattia si evolve.

L’emicrania patologica è una delle malattie più invalidanti al mondo, e ha costi sociali altissimi. Fino ad oggi l’approccio è stato frammentato ma per fortuna le cose stanno cambiando.

cure per l'Emicrania Cronica
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Per emicrania Cronica si intende ovviamente quella condizione dolorosa che persiste a lungo e che impedisce di fatto al soggetto di svolgere le normali attività quotidiane. Pensiamo al lavoro o alla cura di sé o dei propri cari. La malattia, tra l’altro, è anche considerata “di genere” perché colpisce per lo più le donne.

Forse è per questo motivo che purtroppo per molto tempo è stata sottovalutata. Come per altre malattie tipicamente femminili, vedi l’endometriosi oppure la vulvodinia, spesso la diagnosi arriva tardi, o non arriva affatto. Si tende a dare un “giudizio” psicologico alle pazienti che soffrono di emicrania, rimandando a “futili motivi” la comparsa della sintomatologia. E di conseguenza non si va a fondo delle cause, e persino le cure prescritte risultano poi sbagliate.

L’emicrania è la prima causa di disabilità nelle donne al di sotto dei 50 anni che coinvolge vari aspetti della nostra società. L’impatto che hanno questi determinanti sociali l’abbiamo visto anche nella pandemia

È ciò che afferma senza mezzi termini Giorgio Palù, Presidente dell’Aifa. E chiede alle Istituzioni di intervenire concretamente negli investimenti per la ricerca di nuove soluzioni farmacologiche utili a combattere questa invalidante condizione. Ma prima di tutto, serve proprio il riconoscimento dell’Emicrania Cronica come malattia sociale.

Oggi la Medicina ha compreso che ogni soggetto necessita di una terapia personalizzata. Perché le Cefalee a Grappolo o le cefalee primarie croniche sono manifestazioni che derivano da più fattori. È importante agire, come per alte malattie, sia sull’aspetto terapeutico che su quello preventivo.

Le cure per l’Emicrania Cronica si evolvono, ecco le novità e come l’innovazione può aiutarci

Sono trascorsi due anni da quando con la Legge 81 del 14 Luglio 2020 la cefalea primaria cronica è stata riconosciuta come malattia sociale. Ma ancora manca il decreto attuativo del ministero della Salute. Ciò ha fermato di fatto la progettazione di approcci e di ricerca per migliorare lo stato di salute delle persone affette dalla malattia. Non solo, manca anche la contemplazione di esenzione per i farmaci ad esempio. Oppure la regolamentazione delle assenza da lavoro a causa della malattia.

Manca dunque “solamente” una volontà politica più ferma, perché le parole del Presidente dell’Aifa ci fanno ben comprendere che le possibilità di miglioramento esistono. Sono in valutazione anche forme terapeutiche innovative. Palù afferma infatti quanto segue.

“Stiamo pensando a sviluppare, come per la somministrazione dei vaccini intradermico o sottocutaneo, approcci che ci permettono rilasciare farmaci a rilascio lento, come l’insulina o come i monoclonali per la profilassi dell’emicrania.” Quindi un approccio innovativo, che consenta di intervenire con tutti i mezzi possibili. Perché purtroppo, ancora oggi, molte persone si auto-curano o si curano male.

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