Scatterà il 1° ottobre il divieto di circolazione per le auto inquinanti. Tanti veicoli dovranno rimanere in garage per non rischiare multe e sanzioni salate.
Per combattere l’inquinamento molte auto non potranno più circolare in strada. La decisione è stata presa e non rispettarla potrebbe costare molto caro.
Il pianeta deve essere salvaguardato dopo decenni di ferite inflitte in nome del progresso. Abbiamo una sola casa, la Terra, e non ci è permesso rovinarla. O almeno, rovinarla più di quanto noi uomini non abbiamo già fatto. Prima di raggiungere il punto del non ritorno occorre cambiare atteggiamento e prendersi più cura del luogo che ci ospita. Il riscaldamento globale è innegabile, le variazioni climatiche sono toccate con mano da ogni nazione e l’inquinamento dilagante si percepisce a naso. La svolta green iniziata pochi anni fa fatica a mettere la quinta anche a causa dei sopraggiunti eventi che hanno sconvolto la popolazione italiana e non solo. La pandemia prima e la guerra in Ucraina poi con conseguente crisi economica.
Da un lato, però, l’aumento del costo della vita ha portato le persone a rinunciare al gas e all’elettricità dirigendosi verso il fotovoltaico e il mini eolico domestico. Allo stesso modo è cresciuto l’interesse per le auto elettriche. Insomma, è il momento di salvare il pianeta e alcune iniziative vanno proprio in questa direzione.
Divieto di circolazione per auto inquinanti, dove scatterà il 1° ottobre
Il divieto di circolazione riguarderà specifici veicoli considerati inquinanti. Citiamo le auto a benzina Euro 2, i mezzi diesel Euro 4 senza FAP, Euro 3 e 4 diesel con FAP di serie e le auto Euro 0, 1, 2, 3 e 4 diesel con FAP after-market installato entro il 31 dicembre 2018. La classe massa particolato deve essere, poi, Euro 4 oppure Euro 5.
L’obbligo di non circolazione scatterà, come detto, il 1° ottobre a Milano. Le zone interessate sono l’Area A e l’Area B e i divieti saranno attivi tutti i giorni tranne il sabato e i festivi, dalle ore 7.30 alle ore 19.30. Nell’Area C, poi, non potranno circolare le auto a benzina Euro 2, a diesel Euro 3 e 4 con FAP di serie, Euro 0, 1, 2, 3 e 4 diesel con FAP after-market installato entro il 31 dicembre 2018 con classe di adeguamento Euro 4 o 5.
Quanto costerà non rispettare l’obbligo
Gli automobilisti che circoleranno con auto inquinanti nonostante il divieto rischiano multe di importo compreso tra 163 euro e 658 euro in caso di prima infrazione. Con i recidivi, invece, le Autorità saranno più severe arrivando anche al ritiro della patente. Per rispettare l’ambiente, dunque, viene – in fin dei conti – chiesto l’acquisto di una nuova auto meno inquinante. Non tutti i cittadini possono, però, permettersi una tale spesa soprattutto in questo periodo di rincari generali.
Figuriamo, poi, se la scelta possa cadere su un modello elettrico i cui costi sono esosi. Si parla minimo di 20 mila euro di spesa. I Comuni e lo Stato hanno attivato incentivi per aiutare le famiglie ad affrontare l’ingente costo ma ciò non toglie che la somma da versare sia ugualmente alta per la svolta green.