Un famoso birrificio italiano chiude, causa mancanza di Anidride Carbonica. La crisi però sta colpendo tutto il mondo.
Le grandi industrie che usano la Co2 stanno cominciando a risentire della mancanza di questo elemento. Fondamentale per produrre diverse cose, tra cui l’acqua gasata e la birra.
Incredibilmente stiamo arrivando anche a questo. La produzione di acqua frizzante si è già interrotta e adesso tocca alla Birra. Le forniture di Co2 cominciano a scarseggiare e la “colpa” è sempre la medesima. Prezzi troppo alti di energia e di trasporto, dunque di prezzi finali.
Presto potremmo non trovare più l’acqua frizzante nei Supermercati. “Siamo disperati” afferma senza mezzi termini l’amministratore delegato di Sant’Anna Alberto Bertone. “La Co2 è introvabile e anche tutti i nostri competitors sono nella stessa situazione“.
Insomma, la crisi energetica non risparmia nessuno. Forse ce ne renderemo conto quando al supermercato mancheranno davvero molti dei prodotti che ora diamo per scontati. Per adesso ci sono le scorte, ma chissà fino a quanto dureranno. Uno scenario davvero triste.
Anche perché il disagio maggiore non risiede certo nel non poter bere più una bevanda. Il vero problema sono gli stabilimenti che chiudono, le fabbriche che si fermano, le persone che vengono licenziate.
Anche a Biella sta succedendo tutto questo. La Menabrea, storica azienda italiana produttrice di birra, si sta arrendendo. Ricordiamo che proprio a Biella si trova anche il MeBo – Menabrea Botalla Museum, dove è possibile scoprire le origini di questa grande azienda nata nel 1846.
Manca l’Anidride Carbonica, famoso birrificio italiano chiude lo stabilimento, e purtroppo non è il solo
Le conseguenze della guerra in Ucraina vanno a incidere in ogni settore. Tutti i giorni sentiamo qualche storia e il quadro completo che ne emerge è davvero preoccupante. Oggi è capitato alla Menabrea. E domani a chi succederà? Le dichiarazioni rilasciate dai vertici del birrificio italiano non danno adito a dubbi.
La carenza di CO2 è un problema anche da noi
La conseguenza è che lo stabilimento di Biella ha fermato la produzione. La mancanza di reperibilità di Co2 colpisce per lo più grandi realtà come la Menabrea. Infatti chi produce artigianalmente la Birra sfrutta altre tecniche per ottenere le bollicine. Ovvero metodi di fermentazione naturale.
Dunque troveremo senza dubbio bottiglie di Birra negli scaffali, tranne quella di alcuni marchi. Ma chissà a quel punto quanto saliranno i prezzi. Perché come il Mercato comanda, a seguito di grande richiesta aumenta il costo finale del prodotto.
Ma, ricordiamolo, il vero dramma non è certo quello di dover bere meno birra. In tutta Europa la crisi si fa sentire. L’azienda storica Delirium Tremens che opera in Belgio sta per fermare la produzione. Dopo più di 100 anni. Idem per quanto riguarda la Carlsberg in Danimarca, che probabilmente chiuderà i suoi stabilimenti dislocati in Polonia.
Si prospettano aziende ferme e lavoratori a casa. In un momento di difficoltà economica come questo saranno molte le famiglie disperate, perché senza uno stipendio.