La Commissione Europea rivede le indicazioni per gli screening e investirà in nuovi programmi di prevenzione. Ecco le novità.
Finalmente l’UE si è accorta che a causa del Covid molte altre malattie sono state lasciate indietro. Da ora in avanti verranno incentivati gli screening e ci sarà maggiore attenzione nel monitoraggio di vari tipi di tumore.
Le nuove raccomandazioni puntano su un incremento degli screening al fine di riequilibrare le mancanze dovute all’emergenza Covid. L’obiettivo è altresì quello di “raggiungere il 90% per il 2025 di screening del cancro a mammella, colon-retto e cervicale su quanti previsti dal Piano europeo contro il cancro“, come riportato in un articolo ANSA dopo le dichiarazioni della Commissione Europea.
Non solo, la volontà è anche quella di aumentare gli screening e ampliare la prevenzione ad altri tipi di tumore. Come ad esempio quelli alla Prostata, Polmoni e Stomaco. Ecco le dichiarazioni della Commissione Europea e cosa cambierà nel concreto dopo questo nuovo programma di prevenzione.
L’UE rivede le indicazioni per gli screening e attua nuovi progetti, cosa cambia
Come leggiamo su ANSA sezione Europa, “Nel 2020, a circa 2,7 milioni di persone che vivono nell’Ue è stato diagnosticato un cancro e a oltre 1,3 milioni di persone hanno perso la vita“. Lo ha affermato la commissaria Ue per la Salute, Stella Kyriakides.
È noto che la diagnosi precoce salva milioni di vite umane e migliora su tutti i livelli e in tutto il mondo la qualità della vita. Ad oggi esistono già piani a livello Europeo per la prevenzione di alcuni tumori, ma questi verranno ampliati e migliorati.
Ricordiamo, tra le altre cose, che ultimamente è partita la campagna divulgativa sul tumore testa-collo. La volontà è quella di sensibilizzare i cittadini in modo che possano riconoscere tempestivamente i sintomi. E nel comparto medico, far accedere alle terapie più idonee.
Nello specifico ad esempio, aumenterà la raccomandazione per screening per il tumore al seno già a partire dai 45 anni e fino ai 74. Invece che dai 50 ai 69 come adesso. Saranno implementati anche gli screening contro il Papilloma Virus, e saranno eseguiti su soggetti dai 30 ai 65 anni.
Sono previsti altresì test per il cancro del colon-retto soprattutto nella fascia d’età 50-74 anni, e per rilevare i tumori ai polmoni. Ciò soprattutto nei confronti dei fumatori o ex fumatori che hanno tra i 50 e i 75 anni. L’UE prevede, per gli uomini fino a 70 anni, anche il test dell’antigene prostatico. Maggiore attenzione anche verso gli screening sull’Helicobacter pylori.
Dietro la decisione della UE vi è certamente la preoccupazione per la salute dei cittadini dei Paesi membri ma anche la volontà di “colmare il divario creato dall’impatto del COVID-19 sulla diagnosi e sulla cura del cancro” come afferma sempre la Commissaria Kyriakides.
Si tratta certamente di un passo in avanti che porterà la UE e gli Stati aderenti a dare un servizio più concreto a favore della salute dei cittadini.