I lavoratori precoci possono andare in pensione con 41 anni di anzianità contributiva se si trovano in determinate condizioni.
Per essere considerato un ‘lavoratore precoce’ è necessario aver versato 12 mesi di contributi prima dei 19 anni di età.
Le condizioni richieste dalla legge sono le seguenti:
- stato di disoccupazione per cessazione del rapporto di lavoro, con indennità di disoccupazione terminata da almeno tre mesi;
- essere un caregiver, al momento della domanda e da almeno sei mesi, del coniuge o un parente di primo grado convivente con disabilità in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104. Oppure assistere un parente o un affine di secondo grado convivente nel caso in cui i genitori o il coniuge del disabile abbiano compiuto 70 anni, siano affetti da patologie invalidanti, siano deceduti o mancanti;
- invalidità pari o superiore al 74%, accertata dalle competenti commissioni mediche;
- aver svolto attività usuranti ai sensi del decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67;
- aver svolto una professione considerata gravosa per almeno sette anni negli ultimi 10 anni oppure per almeno sei anni negli ultimi sette.
Per poter accedere al beneficio della riduzione del periodo contributivo bisogna inoltrare la domanda entro il 1° marzo di ogni anno. Le richieste in periodo successivo, e comunque non oltre il 30 novembre, verranno prese in considerazione qualora siano disponibili le risorse finanziarie.
Lavoratori precoci e pensione: il quesito
Una lettrice ha inviato il seguente quesito: “Buongiorno sono nata il 11/04/1961. Vorrei sapere, visto che sono un’operatrice socio sanitaria in servizio con un’anzianità contributiva di 21 anni più altri 20 anni contributivi (per altro già ricongiunti) ed avendo cominciato a lavorare nel 1976 posso accedere alla pensione anticipata sommando i miei requisiti lavoro gravoso + lavoro precoce? In attesa di un vostro riscontro porgo cordiali saluti.”
Cumulo dei contributi per lavoratori precoci
Per poter accedere alla pensione per lavoratori precoci il requisito contributivo di 41 anni può essere raggiunto anche cumulando i periodi assicurativi, ai sensi della legge 24 dicembre 2012, n. 228. A partire dal 1° gennaio 2017, dopo le modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2017, il cumulo è ammesso anche per quei lavoratori già in possesso dei requisiti per il trattamento pensionistico autonomo in una delle casse coinvolte. Per tutti i lavoratori che perfezionano i requisiti cumulando i periodi assicurativi, la pensione decorre dal primo giorno del mese successivo all’apertura della ‘finestra’.
OSS come lavoro gravoso
Quello dell’operatore socio sanitario deve essere considerato un lavoro ‘gravoso’, come stabilito dalla sentenza del Tribunale di Ferrara del 2021. Per questo motivo chi svolge questa professione, particolarmente pesante, può accedere alla pensione anticipata Ape sociale oppure Quota 41 (ossia riservata ai lavoratori precoci).
Pensione anticipata: ci sono i requisiti?
In merito alla richiesta della nostra lettrice, confermiamo la possibilità di richiedere la pensione anticipata, sempre se in possesso dei requisiti in quanto lavoratrice precoce e OSS (lavoro considerato gravoso). Consigliamo comunque di rivolgersi a un patronato o altro ente, in modo da verificare con certezza la situazione contributiva e quindi inoltrare la richiesta all’Inps.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.