I lavoratori invalidi possono accedere a diverse forme di pensione anticipata, a seconda dell’età e dell’anzianità contributiva.
I lavoratori precoci, con un’invalidità pari o superiore al 74%, hanno la possibilità di richiedere la pensione anticipata con 41 anni di contributi versati.
I dipendenti del settore privato, con un’invalidità che non sia inferiore all’80%, possono ottenere il trattamento di vecchiaia a 61 anni (se uomini) oppure a 56 (se donne). Ma devono essere in possesso di almeno 20 anni di anzianità contributiva.
Mentre, per i lavoratori del settore pubblico che non riescono più svolgere le proprie mansioni, sono previste tre diverse forme di pensione di inabilità.
Pensione anticipata e invalidità: il quesito
Un lettore ha inviato il seguente quesito: “Ho 60 anni sto lavorando part time. Ho versato contributi per 41 anni, ho legge 104 e invalidità del 100% per tumore al polmone. INPS mi dice che devo lavorare fino a Gennaio 2026 per raggiungere i 43 e vari mesi. Ma possibile che non abbia delle possibilità per accedere prima? Senza subire dei tagli alla mia pensione. Vedendo che altre situazioni hanno notevoli agevolazioni. In attesa di un vostro riscontro, porgo cordiali saluti.”
In pensione con Quota 41
Questo trattamento pensionistico è riservato ai lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria e alle forme sostitutive oppure esclusive della stessa, che abbiano un’anzianità contributiva al 31 dicembre 1995. Come già sottolineato, è necessario essere lavoratori precoci. Ossia aver versato 12 mesi di contribuzione effettiva prima dei 19 anni di età. La domanda può essere inoltrata se si perfezionano, entro il 31 dicembre 2026, 41 anni di contribuzione e se di rientra in una delle condizioni previste dalla legge, tra cui anche una disabilità pari o superiore al 74%.
Pensione anticipata
Un beneficio previsto per i lavoratori- ma solo del settore privato- con un’invalidità pari o superiore all’80% è la pensione di vecchiaia anticipata, da poter richiedere a una certa età anagrafica: 61 anni per gli uomini e 56 per le donne. A patto però che siano presenti almeno 20 anni di contributi versati. Questo trattamento pensionistico permette di ottenere un ulteriore vantaggio rispetto alla pensione anticipata, prevista a 41 anni e 10 mesi se donne, 42 anni e 10 mesi invece se uomini. In questo caso però è necessario attendere l’apertura di una finestra mobile di 12 mesi per ottenere il primo rateo pensionistico.
Pensione di inabilità
I dipendenti del settore pubblico hanno invece la possibilità di ottenere la pensione di inabilità. Questo particolare trattamento pensionistico può essere di tre tipi:
- pensione di inabilità assoluta e permanente alla mansione, prevista per il lavoratore la cui disabilità che permetta di svolgere il proprio incarico, e l’Amministrazione non riesca ad adibirlo ad altre mansioni equivalenti. Per l’accesso bisogna aver raggiunto un servizio pari o superiore a 20 anni se dipendente di enti locali, oppure 15 anni se statale. Deve esserci il riconoscimento medico-legale da parte delle competenti commissioni ASL;
- pensione per inabilità assoluta e permanente a proficuo lavoro riservata a chi, a causa di infermità fisiche o psichiche, è impossibilitato a svolgere il lavoro in modo remunerativo e continuativo. Sono richiesti almeno 15 anni di servizio sia per i dipendenti dello Stato, che per i dipendenti degli Enti locali o Sanità. Anche per questa condizione è richiesto il riconoscimento dalla commissione medica ASL;
- pensione di inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa, prevista per i dipendenti a cui è stata riscontrata l’incapacità di svolgere qualsiasi attività lavorativa, a causa di un’infermità non derivata da causa di servizio. Necessari un minimo di 5 anni di contributi, di cui almeno 3 versati nel quinquennio precedente alla domanda. La prestazione è erogabile solo a richiesta dell’interessato con certificato medico, a cui seguiranno le opportune verifiche.
Pensione anticipata per invalidità
In merito alla richiesta inviata del nostro lettore, non sappiamo se è un lavoratore precoce, né se è un dipendente del settore privato oppure pubblico. Consigliamo comunque di rivolgersi a un patronato o altro ente, in modo da verificare con precisione l’anzianità contributiva. Oltre che la presenza dei requisiti richiesti da queste forme di pensionamento anticipato per i lavoratori invalidi.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.