Giovedì 29 settembre le azioni di NIKE sono scese del 12% deludendo le aspettative di investitori e risparmiatori.
In realtà, all’inizio la situazione non sembra così negativa. Questo perché NIKE presentava un utile per azione (il cosiddetto EPS) di 0,93 dollari su ricavi aumentati di 12,69 dollari (4%).
Purtroppo, come tutti, anche NIKE si è trovata coinvolta dagli eventi economici che hanno influenzato a mano a mano tutti i mercati finanziari. All’inizio, il mancato approvvigionamento delle materie prime, poi le fluttuazioni del dollaro, la riduzione della domanda e il Covid in Cina che ha paralizzato il suo mercato più grande.
Le azioni NIKE sono crollate e le previsioni sono deludenti per i risparmiatori
Ora gli investitori, davanti a una battuta d’arresto così deludente, si chiedono cosa succederà alle azioni della NIKE in questi ultimi mesi del 2022. E sono combattuti su cosa fare considerando che le previsioni non troppe rosee.
La delusione nasce anche dal fatto che il marchio è un punto di riferimento economico sia perché è famoso in tutto il mondo sia perché i suoi guadagni riflettono i comportamenti di tutti i risparmiatori.