Scopriamo qual è la procedura per richiedere l’assistenza a casa e non dover lasciare la propria abitazione per sottoporsi a cure mediche e alla riabilitazione.
Soffrendo di specifiche patologie e necessitando di particolari prestazioni si potrà fare richiesta di assistenza a casa.
Il Servizio Sanitario Nazionale prevede la possibilità per le persone dimesse dagli ospedali e per i cittadini che necessitano di cure mediche di continuare la riabilitazione o la terapia a casa richiedendo adeguata assistenza. Non tutti possono, infatti, recarsi presso una struttura per proseguire con le cure o i trattamenti specifici per la patologia di cui si soffre. Di conseguenza è necessario che le Regioni si adoperino per risolvere la rilevante problematica. Le amministrazioni attraverso il SSN erogano gratuitamente il servizio di assistenza a casa a condizione che l’interessato avanzi domanda di fruizione. Vediamo qual è la procedura da seguire e in quali casi si può richiedere.
Assistenza a casa, chi può richiederla
I cittadini con disabilità complesse possono richiedere l’assistenza sociosanitaria residenziale a condizione che l’invalidità risulti grave e necessitino di trattamenti riabilitativi intensivi – minimo di tre ore al giorno – oppure estensivi – minimo un’ora al giorno. Nello specifico, il servizio si rivolge a disabili che hanno bisogno di riabilitazione, persone parzialmente o totalmente non autosufficienti, malati HIV, pazienti terminali e soggetti affetti da disturbi mentali.
Il servizio si rivolge sia a cittadini italiani che stranieri residenti in un Paese UE ma che vivono provvisoriamente in Italia per motivi di studio o lavoro. Per richiedere l’assistenza occorrerà recarsi presso la ASL di competenza (in prima persona o mediante delegato) e fare domanda di accesso al CAD, Centro di Assistenza Domiciliare, dopo che il medico di base avrà inviato apposita richiesta.
Quando si accede al servizio
Per accedere al servizio occorrerà avere necessità di un progetto riabilitativo che l’ASL personalizzerà in base ai bisogni del richiedente. L’assistenza a casa di rivolge, ad esempio, a persone con lesioni midollari, con gravi traumatismi o ictus severi oppure a celebrolesi o con paralisi celebrali infantili.
I sanitari che si recheranno presso l’abitazione del richiedente saranno professionisti specializzati come neurologhi, terapisti occupazionali, terapisti motori e fisiatri. A usufruire del servizio sono, poi, le persone che necessitano di bisogni riabilitativi semplici che devono recuperare la mobilità dell’anca, del ginocchio, della spalla e per i quali è sufficiente un’ora di terapia al giorno.
Nello specifico, i livelli di assistenza previsti dal SSN sono tre. L’assistenza domiciliare programmata (per malattie in atto e cure definite in un preciso periodo temporale), l’assistenza domiciliare integrata (trattamenti sanitari e sociosanitari continuativi e coordinati) e, infine, l’ospedalizzazione domiciliare (per i soggetti che necessitano di cure 24 ore su 24 a causa di una patologia cronica evolutiva).