Tra i beneficiari del superbonus 110%, che punta a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, rientrano anche le persone fisiche.
La legge di Bilancio 2022 ha prorogato la possibilità di fruire di questa agevolazione fiscale, prevedendo le seguenti misure:
- 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023;
- 70% per le spese sostenute nel 2024;
- 65% per le spese sostenute nel 2025;
- 110% fino al 31 dicembre 2022 per gli interventi effettuati sugli edifici unifamiliari, ma solo a patto che al 30 settembre sia stato realizzato almeno il 30% dell’intero intervento.
La detrazione è da ripartire in quattro quote annuali di pari importo. In alternativa, è possibile optare per la cessione del credito oppure per lo sconto in fattura.
Beneficiari superbonus 110%: il quesito
Una lettrice ha inviato il seguente quesito in merito al superbonus: “Buongiorno mi trovo in questa situazione particolare. Chiedo se i familiari conviventi possono pagare le spese e beneficiare della cessione del credito. Attualmente vivo insieme ai miei genitori nella loro casa, il nucleo familiare è quindi composto da 4 persone. Ho acquistato a mio nome un fabbricato unifamiliare sul quale sono stati effettuati lavori di sisma bonus 110% e da me ceduto a Poste italiane, i lavori relativi al superbonus 110% possono essere pagati dai miei genitori o da mia sorella, beneficiando poi loro della cessione del credito? L’immobile è di mia esclusiva proprietà. Ci sono eventuali atti da fare. Grazie.”
Agevolazioni per familiari
Come evidenziato dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate n.28/2022, il superbonus 110% spetta anche ai familiari del possessore o del detentore dell’immobile, individuati ai sensi dell’art. 5, comma 5, del Tuir. Ossia possono essere coniuge, componente dell’unione civile, convivente di fatto, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado. A patto che sostengano le spese, siano conviventi del proprietario e i lavori riguardino un immobile in cui può esplicarsi questa convivenza. Non è richiesto che sia adibito ad abitazione principale.
Non è necessario sottoscrivere un contratto di comodato. Infatti è sufficiente che i familiari attestino, tramite una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, di essere conviventi. La convivenza deve sussistere già quando si attiva la procedura, nel momento dell’avvio dei lavori oppure avviene il pagamento delle spese ammesse alla detrazione (nel caso in cui questo avvenga in un momento antecedente rispetto all’inizio degli interventi.) La detrazione, invece, non spetta ai familiari se l’immobile non è a disposizione: ossia se è concesso in locazione oppure in comodato.
Cessione credito superbonus 110%
Rispondendo al quesito della nostra lettrice, è quindi prevista la possibilità che i familiari del possessore o detentore dell’immobile su cui vengono effettuati gli interventi oggetto del superbonus 110% usufruiscano delle detrazioni o della cessione del credito. È richiesta però la convivenza. Quindi i genitori o la sorella, se pagheranno i lavori, potranno poi usufruire delle agevolazioni se in quell’immobile ci sarà coabitazione.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.