Bonus 150 euro docenti anche ai precari? Requisiti, info e dettagli

Il bonus 150 euro docenti spetta agli insegnanti a tempo indeterminato, ma quali i dettagli circa i precari? Requisiti, domanda, e altri aspetti in merito

I docenti a tempo indeterminato hanno diritto a ricevere il bonus 150 euro, ma cosa c’è sapere in merito agli insegnanti precari, anche coloro che ancora non hanno un contratto? Dettagli, requisiti e altri aspetti circa la misura.

Bonus 150 euro precari
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Tanti e di vario livello gli argomenti rilevanti in tema economia, come nel caso del bonus 150 euro, la misura di sostegno prevista anche per i docenti e per il personale ATA, così come stabilito dal decreto numero 144, noto col nome di “Aiuti Ter”, (GU 23.09.22).

Tuttavia, sono in tanti a chiedersi se l‘indennità da centocinquanta euro spetti anche ai precari della scuola, un interrogativo che di certo potrebbe accomunare tutti coloro che di recente hanno firmato il contratto a t.d., oppure che aspettano la nomina da Graduatorie di Istituto / GPS.

Come spiega Money.it nel proprio approfondimento, in termini generali la misura riguarda, come avvenuto nel caso del bonus 200€, anche ai dipendenti pubblici, e dunque per docenti e personale ATA.

Quanto però attiene i precari potrebbe esser diverso, e occorre approfondire la questione requisiti, i dettagli sulla domanda e sul pagamento e aspetti ulteriori.

Bonus 150 euro docenti: a chi spetta, come si riceve, quando arriva

Vari sono gli spunti di interesse quando si parla in generale della scuola, si pensi ad esempio alla carta docente, bonus da 500 euro per gli insegnanti in relazione proprio ai precari: i dettagli sul diritto ad averlo e altri aspetti in merito.

Tornando al tema in oggetto, approfondito come detto da Money.it, per quanto riguarda il bonus 150€ docenti, così come circa le altre categorie che beneficiano della misura, variano i requisiti rispetto alla misura da 200€, dal momento che la soglia limite di reddito cala da 35mila€ a 20mila€.

In merito al pagamento, rispetto agli insegnanti, avrà luogo in via automatica in busta paga a novembre 22, e dunque al fine dell’ottenimento automatico della misura, i docenti dovranno avere un contratto a tempo indeterminato oppure determinato attivo a novembre.

I docenti fanno parte della categoria dei dipendenti a cui spetta la misura, così come prescritto dall’art.18 nell’Aiuti Ter. I requisiti da rispettare da parte degli insegnanti, così come per altri lavoratori dipendenti, riguardano una contribuzione imponibile nella competenza di novembre non eccedente 1538€, e il non essere titolare della misura da centocinquanta € ad altro titolo (art.19).

Il pagamento ha luogo in via automatica e la misura dunque viene riconosciuta nella retribuzione inerente novembre.

Anche se i dipendenti non devono occuparsi della presentazione della richiesta per la misura ai datori di lavoro, dovranno ad ogni modo occuparsi della presentazione di una dichiarazione in cui si va a certificare il fatto di non esser titolare della misura una tantum ad altro titolo (art.19, commi 1e16, Aiuti Ter).

Money.it sprega che l’auto-dichiarazione potrebbe doverla presentare i dipendenti privati, ma non quelli pubblici e dunque docenti. In relazione alla misura da duecento€, i docenti non hanno dovuto presentare auto-dichiarazione, ma hanno visto l’arrivo dell’importo della misura in via automatica a luglio.

Bonus 150 euro docenti precari scuola: alcuni dettagli

La misura da centocinquanta € riconosciuta agli insegnanti dovrebbe riguardare anche i precari, spiega Money.it, nel momento in cui rientrassero nelle categorie:

  • Titolare indennità di disoccupazione NASPI a novembre 22;
  • Lavoratore a tempo determinato.

Sia nel primo che nel secondo caso si fa riferimento ai precari della scuola per cui, a novembre 22, non vi sarà ancora l’ottenimento di un contratto e che attenderanno ancora la supplenza.

Si tratta di una circostanza plausibile tenendo presente che taluni uffici scolastici provinciali risultano esser in ritardo per quanto attiene le nomine GPS, con le operazioni che potrebbero arrivare sino alla fine dell’anno. Le supplenze da GI sono talvolta per poco tempo, in alcuni casi anche poche settimane.

I docenti precari potrebbero dunque rientrare nelle suddette 2categorie, andando a riceverlo in via automatica nella prima circostanza, e con domanda nell’altro caso.

La misura in questione vede il riconoscimento in via automatica ai disoccupati i quali avranno ricevuto la NASPI o DIS-COLL a novembre. Il riconoscimento poi vi è, però con domanda, a stagionali a t.d. e intermittenti i quali abbiano quantomeno cinquanta giornate lavorative nel 2021, e reddito non maggiore di 20mila, categoria in cui a rientrare sarebbero anche i precari della scuola non dipendenti del MIUR a novembre22, come nel caso della misura da 200€.

Questi alcuni dettagli in merito, ad ogni modo è bene sottolineare che circa i dettagli in merito alla misura da 150€ anche per docenti e ATA, tra cui i precari, occorrerà aspettare l’arrivo delle indicazioni di tipo operativo da parte di INPS, in relazione alla circolare che dovrebbe esser rilasciata poi dall’Istituto.

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