Il Bonus mobili prevede la detrazione del 50% delle spese effettuate per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici volti ad arredare una casa oggetto di ristrutturazione.
Dalla cucina alla camera da letto, dal salone al bagno, tutte le stanze possono essere arredate con il Bonus mobili o bisogna tener conto di alcune restrizioni?
Il Bonus mobili 2022 consente la detrazione al 50% per spese fino a 10 mila euro con un risparmio massimo, dunque, di 5 mila euro. Nel 2023 il limite di spesa scenderà a 5.000 euro con detrazione massima di 2.500 euro. Sarà così anche nel 2024, ultimo anno di fruizione dell’agevolazione salvo proroghe. Per approfittare della misura sarà necessario che l’appartamento da arredare sia oggetto di ristrutturazione. Qualora gli immobili siano più di uno si potrà fare domanda di Bonus per ogni unità immobiliare ristrutturata. La detrazione potrà essere richiesta nel modello 730 oppure nel modello Redditi PF. Il rimborso avverrà in dieci anni. Queste le caratteristiche generali della misura ma quali sono le spese ammesse detraibili?
Bonus mobili, quali spese si possono portare in detrazione
L’agevolazione può essere richiesta per detrarre spese relative all’acquisto di mobili nuovi come letti, armadi, librerie, cassettiere, poltrone, comodini, credenze, materassi, divani, tavoli, sedie e arredi per il bagno ad eccezione di sanitari e rubinetteria. Nel 2021 il Governo ha attivato il Bonus idrico per ammortizzare la spesa dei sanitari, dei rubinetti e soffioni doccia ma nel 2022 questa misura è scomparsa. L’unico modo per risparmiare nell’acquisto è avvalersi del Bonus Ristrutturazioni con detrazione del 50% su spesa massima di 96 mila euro ad unità immobiliare a condizione che si effettuino interventi trainanti ammessi alla misura.
Per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento, addizione di anidride carbonica non si potrà usare il Bonus mobili bensì il Bonus acqua potabile che prevede un credito del 50% su una spesa massima di 1.000 euro per unità immobiliare e di 5 mila euro per immobili d’impresa o commerciali.
E gli elettrodomestici?
Oltre gli arredi per salone, cucina, camere e bagno, ad eccezione di sanitari e rubinetteria, il Bonus mobili ammette le spese per l’acquisto di grandi elettrodomestici a condizione che siano nuovi e di classe energetica massima – con riferimento agli apparecchi dotati di etichetta energetica.
Per i forni è necessaria la classe A, per le lavatrici, lavasciuga e lavastoviglie la classe E e per il frigorifero e congelatori serve la classe F. Sono incluse le spese di trasporto, montaggio e installazione mentre non sono ammissibili porte, tendaggi e complementi d’arredo. Ricordiamo che per ottenere la detrazione è necessario che tutte le spese siano pagate con mezzi di pagamento tracciabili come bonifici, carte di credito o assegni.